Spinelli salta l'interrogatorio, Toti tratta la resa e Salvini attacca i magistrati

L'imprenditore della logistica Aldo Spinelli ha rivelato che i suoi avvocati lo hanno lasciato solo e che l'interrogatorio di garanzia previsto a Genova è stato rinviato. Spinelli è attualmente agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione nei confronti del governatore ligure Giovanni Toti.

Spinelli e l'interrogatorio mancato

A causa di un errore di notifica, l'interrogatorio di garanzia di Spinelli è saltato. L'imprenditore ha dichiarato: "Sto bene. I miei avvocati mi hanno lasciato solo, quindi, verrò lunedì". A chi gli chiede un commento sulle accuse e sui finanziamenti sospetti elargiti, l'imprenditore risponde che lunedì si saprà tutto.

Toti e la resa

Nel frattempo, il governatore ligure Giovanni Toti è trattenuto ai domiciliari nella sua villetta di Ameglia. Non può parlare con i leader della maggioranza che un po’ lo difendono a spada tratta (Salvini), un po’ fanno i garantisti, ma quasi genericamente (Tajani, con cui i rapporti erano pessimi da anni), un po’ predicano cautela e restano in silenzio (Meloni, che sotto sotto avrebbe sperato in dimissioni lampo, per chiudere la questione).

Salvini e la magistratura

Matteo Salvini, sul palco a La Spezia, ha attaccato i magistrati: “Non voglio una casta impunita”. Ha sottolineato che una riforma della giustizia serve e che stanno facendo riforme sull’elezione diretta del presidente del Consiglio, un nuovo codice degli appalti, un nuovo codice della strada, stanno modernizzando il Paese con l’autonomia. Per Salvini, “tutti quelli che sbagliano chiedono scusa e pagano. Non ci può essere solo la magistratura che da decenni impedisce qualsiasi tipo di riforma“.

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