La crisi del Chievo rischia di travolgere anche la Paluani, l’azienda della famiglia Campedelli con un secolo d’attività, presente in 40 paesi, specializzata nei dolci da ricorrenza. Questo a fronte di un bilancio chiuso al 30 giugno 2020 con ricavi per 53,7 milioni contro i 58 dell’anno prima, con una perdita di 1,7 milioni contro un utile di 105 mila euro nel 2019” Nella procedura grava la situazione del Chievo.
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La pandemia ci ha messi tutti in difficoltà e sarebbe bello che ci fosse vicinanza, nel comparto del dolciario, per salvare un marchio storico» Riflette Merlin, sponda Cisl: «Bisogna capire se la campagna natalizia ci potrà essere. Parliamo, con Paluani, di un’azienda da sempre sugli scaffali. «C’è forte preoccupazione, sì, per tutti i dipendenti a tempo indeterminato e per tutti i lavoratori stagionali che non sono ancora stati chiamati per la campagna natalizia»…
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Dopo l'interruzione della favola Chievo, con l'esclusione dei gialloblù dai professionisti, arrivano i guai anche per il colosso Paluani. L'azienda ha chiesto il concordato per evitare il fallimento. Si chiude così l'anno nero del presidente che ha ereditato tutto dal padreIl primo segnale, nel Vero
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Questo è un ulteriore triste capitolo per Luca Campedelli, presidente del Chievo e azionista di maggioranza della Paluani. La decisione si è resa necessaria per poter presentare a febbraio 2022 un piano di ristrutturazione ed evitare il fallimento. La società il 25 di ottobre ha chiesto lunedì di poter accedere alla procedura di concordato, congelando così le richieste dei creditori. La crisi schiaccia la Paluani, azienda dolciaria di Dossobuono, nel veronese, famosa per i suoi pandori.
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“Il mio auspicio - conclude Piccinini - è che per Paluani si possa trovare una soluzione utile al suo rilancio, magari grazie all’intervento di altri imprenditori o realtà disposte ad investire Così Tomas Piccinini, Consigliere regionale di Veneta Autonomia, alla luce della richiesta di concordato preventivo presentata lunedì, 25 ottobre, al Tribunale di Verona da parte dell’azienda che ha sede a Dossobuono, frazione del Comune di Villafranca
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Nuovi guai per la Paluani e per Luca Campedelli: alla fine il Chievo e la pandemia rischiano di trascinare nel baratro anche la storica azienda dolciaria veronese. La Paluani ha infatti chiesto il concordato preventivo nel tentativo di evitare il fallimento. La Paluani, storica azienda dolciaria di Verona, chiede il concordato preventivo per evitare il fallimento. “In questi anni – prosegue Dall’Oca – tante famiglie sono cresciute grazie alla Paluani e per tanti è stato un percorso lavorativo fino alla…
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L’impatto della pandemia Nel ricorso, Paluani scrive poi che «la crisi della società è strettamente legata a fattori esogeni relativi alla pandemia da Covid- 19, dopo alcuni anni di forte espansione». Ed indica come elementi decisivi per la crisi la pandemia da Covid del 2020, che ha innescato una tensione finanziaria, a cui si è aggiunta la crisi della squadra di calcio. È proprio il capitolo dei rapporti tra Paluani e Chievo ad aprire il ricorso presentato in tribunale.
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“Come Amministrazione comunale seguiremo da vicino la situazione, saremo vicini alla Paluani e faremo tutto il possibile per agevolare una soluzione che possa rilanciare l'azienda e portare beneficio a tutti” ha concluso il sindaco di Villafranca “In questi anni - ha proseguito - tante famiglie sono cresciute grazie alla Paluani e per tanti è stato un percorso lavorativo fino alla pensione. Per tante famiglie è stato un prezioso contributo nella gestione familiare e tanti giovani, compreso il sottoscritto…
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Sul Corriere di Verona, Matteo Sorio e Federico Nicoletti hanno anche riportato stralci della delibera approvata dal consiglio di amministrazione che ha autorizzato la richiesta di concordato preventivo. L'aver sostenuto economicamente il Chievo, oggi sparito dal calcio professionistico italiano, ha messo in ginocchio la Paluani e con il concordato la ditta intende interrompere i rapporti con la società gialloblù I crediti che Paluani vanta nei confronti del…
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Spiega il Corriere: “Paluani ricorda di vantare nei confronti del Chievo crediti per 3,5 milioni a titolo di finanziamento soci e di «aver prestato fideiussioni per circa 11,7 milioni», al Chievo, «su un’esposizione debitoria che al 19 ottobre 2021 risulta pari a 6,9 milioni»”, ma di quanto anche la pandemia abbia influito, con il bilancio chiuso al 30 giugno 2020 che “parla di ricavi per 53,7 milioni contro i 58 dell’anno prima, con una perdita di 1,7 milioni contro un…
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La Paluani ha chiesto il concordato preventivo per cercare di non “affondare”. La Paluani ora spera nella vendita dei pandori in previsione del Natale 2021 per riuscire a salvare i conti e tutta la storia che c’è alla base del gruppo dolciario Crisi Covid e debiti con il Chievo. Un anno “nero” per Luca Campedelli, presidente del Chievo Verona e azionista di maggioranza della Paluani. Il Tribunale Fallimentare di Verona ha accettato la richiesta nella…
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Paluani ha ricordato di vantare nei confronti del Chievo crediti per 3,5 milioni a titolo di finanziamento soci e di «aver prestato fideiussioni per circa 11,7 milioni», al Chievo, «su un’esposizione debitoria che al 19 ottobre 2021 risulta pari a 6,9 milioni». E’ un anno complicato per Luca Campedelli. Dopo il Chievo, ora l’emergenza Coronavirus piega la Paluani, che chiede il concordato preventivo.
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Spiega il Corriere: “Paluani ricorda di vantare nei confronti del Chievo crediti per 3,5 milioni a titolo di finanziamento soci e di «aver prestato fideiussioni per circa 11,7 milioni», al Chievo, «su un’esposizione debitoria che al 19 ottobre 2021 risulta pari a 6,9 milioni»”, ma di quanto anche la pandemia abbia influito, con il bilancio chiuso al 30 giugno 2020 che “parla di ricavi per 53,7 milioni contro i 58 dell’anno prima, con una perdita di 1,7 milioni contro un utile di 105 mila euro nel…
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Paluani, l’anno nero di Campedelli: Chievo out, l’azienda di pandori chiede il concordato preventivo
È proprio il capitolo dei rapporti tra Paluani e Chievo ad aprire il ricorso presentato in tribunale. Le banche Per Paluani, quella che scatta è «un’operazione di ristrutturazione finalizzata a preservare la continuità aziendale». La sede della Paluani in provincia di Verona (archivio). Chievo e Covid piegano la Paluani, che chiede il concordato preventivo. Il ricorso Nel ricorso, Paluani scrive poi che «la crisi della società è strettamente…
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I lockdown e la crisi da Covid del 2020 avrebbero pesato fortemente sui conti dell'azienda, che infatti per quell'anno parla di un fatturato «oltre i 30 milioni di euro». Da allora, la Paluani è diventata un gruppo dolciario per arrivare nel 2018 ad un fatturato di 56 milioni di euro, con 75 dipendenti fissi nella sede di Dossobuono e 500 stagionali. a Paluani ha chiesto il concordato preventivo per cercare di evitare quello che…
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Dopo il caso di Melegatti, salvata tre anni dal baratro e rilanciata dalla famiglia vicentina Spezzapria, c’è ora a Verona un altro big del pandoro in difficoltà. Chiesto il concordato preventivo. vedi letture. "Chievo e Covid piegano la Paluani, che chiede il concordato preventivo. Un'azienda, la Paluani, presente in 40 paesi e con 150 dipendenti all'attivo (con anche picchi di 490 in stagione), che nove giorni fa ha appunto dovuto ricorrere a questa misura, con il rapporto…
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L’azienda da sempre dava precedenza nelle assunzioni a termine alle maestranze che avevano già esperienza Paluani, azienda dolciaria di Dossobuono specializzata nel segmento ricorrenza, ha chiesto lunedì al Tribunale di Verona di poter accedere alla procedura di concordato, congelando così le richieste dei creditori. Il Tribunale a stretto giro e nella stessa giornata ha deciso di accordare tempo all’impresa e ha nominato commissari giudiziali l’avvocato Matteo Creazzo e il…
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Nel corso dell’evento, a cui hanno preso parte l’assessore all’Istruzione, Ricerca, Università, Innovazione e Semplificazione Fabrizio Sala e l’assessore alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, è stato delineato il nuovo ciclo di programmazione europea 2021-27. Per il 2021-2027 le risorse ammontano complessivamente – sommando Fondo Sociale Europeo (FSE) e Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) – a 3,5 miliardi di euro.
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