Senz'altro lo scioglimento dell'accordo con il Pd potrebbe far perdere qualcosa dell'elettorato moderato per circa due punti percentuali al centrodestra, anche se rimarrà vincente" C'è infatti anche la possibilità che questa percentuale aumenti arrivando al 10%". Tra l'altro - aggiunge - in caso di accordo tra Renzi e Calenda, in termini di partenza ci potrebbe essere la doppia cifra. Pubblicità.
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«Erano altri tempi, difficile un paragone. Quando ho fatto io il sindaco c’era voglia di costruire, di mettersi a disposizione, oggi prevalgono gli aspetti identitari e i personalismi». Valentino Castellani, che ha governato Torino all’inizio degli anni ‘90, eletto con la nuova legge maggioritaria, poggiando su una coalizione formato Ulivo ante-litteram , in questi giorni di agosto segue le vicende politiche da Torino e si dice stupito dello strappo di Calenda
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Tutti i comuni Acquanegra sul Chiese Asola Bagnolo San Vito Borgo Mantovano Borgo Virgilio Borgocarbonara Bozzolo Canneto sull'Oglio Casalmoro Casaloldo Casalromano Castel Goffredo Castel d'Ario Castelbelforte Castellucchio Castiglione delle Stiviere Cavriana Ceresara Commessaggio Curtatone Dosolo Gazoldo Degli Ippoliti Gazzuolo Goito Gonzaga Guidizzolo Magnacavallo Mantova Marcaria Mariana Mantovana Marmirolo Medole Moglia Monzambano Motteggiana Ostiglia Pegognaga Piubega Poggio Rusco…
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A favore del Centro-Destra, stimato in largo vantaggio da tutti i principali sondaggi, compreso quello condotto da Demos per Repubblica, nei giorni scorsi. La decisione di Carlo Calenda di correre da solo, con il "suo" partito, Azione, non rafforza questa pre-visione Ma il loro esito appare largamente scritto. Le prossime elezioni si svolgeranno tra un mese e mezzo.
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Letta da solo si può digerire meglio a sinistra “Oggi sorrido”. Luciana Castellina incassa con soddisfazione la dipartita politica di Carlo Calenda auto-escluso dalla coalizione con il Partito democratico. Castellina sabato aveva guidato metà Sinistra italiana allo scontro col segretario Nicola Fratoianni in Assemblea nazionale per provare ad evitare l’abbraccio mortale con Letta più Calenda.
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Una recente simulazione di YouTrend illustrava giorni fa proprio questo scenario: il Pd senza Azione e +Europa avrebbe perso 16 seggi negli uninominali. Entrano Sinistra italiana e Di Maio e allora esce Calenda ma non la Bonino Il primo effetto è la necessità di attendere ancora per definire la mappa dei candidati nei collegi. Entra in coalizione Calenda e allora non vuole più entrare Sinistra italiana.
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La rottura del patto elettorale con il Pd decisa da Carlo Calenda riapre, almeno sulla carta, la partita nei collegi uninominali del Senato e della Camera di Torino e della prima cintura. Del resto +Europa ha deciso di rispettare il patto firmato con il Pd rompendo la federazione con Azione. La sua Torino Bellissima nel collegio della Camera di Torino 1 ha raccolto complessivamente oltre il 14% con una punta del 20,36% nella prima circoscrizione, Centro Crocetta.
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Tutti i comuni Acquanegra sul Chiese Asola Bagnolo San Vito Borgo Mantovano Borgo Virgilio Borgocarbonara Bozzolo Canneto sull'Oglio Casalmoro Casaloldo Casalromano Castel Goffredo Castel d'Ario Castelbelforte Castellucchio Castiglione delle Stiviere Cavriana Ceresara Commessaggio Curtatone Dosolo Gazoldo Degli Ippoliti Gazzuolo Goito Gonzaga Guidizzolo Magnacavallo Mantova Marcaria Mariana Mantovana Marmirolo Medole Moglia Monzambano Motteggiana Ostiglia Pegognaga Piubega Poggio…
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Ma di fronte alla costruzione di un campo largo non ci sono solo gli attriti tra le forze politiche. Secondo gli orientamenti raccolti da Demos, i simpatizzanti del Pd si sentono più "vicini" agli altri partiti di sinistra invece che alle forze di centro. Al contrario, gli elettori di Fratoianni e delle altre forze di sinistra mostrano "distacco" nei confronti dei dem Ed è per questo, sottolinea Diamanti, che Enrico Letta, il leader del Pd, sta ancora…
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L'effetto dello strappo di Calenda sul Piemonte è doppio. E il partito di Emma Bonino in Piemonte conta. Da un lato tutti nel Pd, e non solo, hanno presente che senza quei voti la partita sarà più difficile, anche se c'è l'ancora di + Europa, forza che è rimasta nella coalizione. Dall'altro lato, però, semplifica la composizione del quadro dei collegi uninominali, lasciando più spazi alle candidature Dem
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Per giorni il leader del Pd ha ripetuto: se vuoi vincere, la legge elettorale ti impone delle alleanze! E fra queste "tutte" c'erano anche Sinistra italiana di Nicola Fratoianni, Verdi di Angelo Bonelli e Impegno civico di Luigi Di Maio. Ma in questo modo vincere diventa impossibile e allora non capisci più che razza di ragionamento stia facendo il leader del Pd. Il leader di Azione non può dirsi stupito che il Pd le stesse provando tutte per mettere insieme una alleanza capace di…
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Il quotidiano romano si presentava questa mattina in edicola con una foto funerea del leader di Azione rigorosamente in bianco e nero e accompagnata dal titolone "Lo strappo". Il tutto condito con la voce di Letta che condanna l'ex ministro dello Sviluppo Economico con una frase lapidaria: "Carlo non mi ha detto nulla, ogni voto a lui aiuta la Meloni". Il voto è dietro l'angolo 08 agosto 2022 a.
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Ciò anche alla luce della probabile vittoria delle destre colla conseguente formazione di un governo Meloni col ritorno di Salvini al ministero dell’Interno. Tale alternativa dovrà comportare anzitutto il disallineamento strategico dell’Italia dall’Occidente, disallineamento che costituisce oggi l’unica indispensabile garanzia del progresso e della stessa sopravvivenza Ma la storia ha la testa dura e prima o poi emergerà l’alternativa all’agenda della guerra e…
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Insieme, Calenda e Renzi potrebbero superare agevolmente le soglie di sbarramento. Per Enrico Letta, invece, è l’annuncio di una disfatta: perso l’unico appiglio al centro, la sinistra è destinata a una batosta epocale. Al momento lo scenario più accreditato vede Giorgia Meloni e i suoi alleati ottenere una maggioranza schiacciante in Parlamento grazie ai collegi uninominali Calenda strappa e Meloni stappa: la fine di una breve e sinistra storia d'amore.
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Oggi ci sarà la prima disputa vera Primo incontro per sciogliere i nodi delle candidature nei collegi del Piemonte, quelli uninominali e quelli con il proporzionale. Il segretario del Pd Paolo Furia è arrivato a Roma ieri nel tardo pomeriggio, ha già avuto dei colloqui preliminari con qualche big del partito, come il ministro al Lavoro Andrea Orlando nel pomeriggio.
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