Ammontano a 350.000 euro i fondi che il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha assegnato alla provincia di Varese per mettere mano agli ambienti scolastici. Le erogazioni saranno disposte direttamente dalla Direzione generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale del Ministero dell’Istruzione in favore degli Enti locali beneficiari. In Lombardia arriveranno in tutto 4.375.000 euro di una cifra globale di 30 milioni di euro.
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dal punto di vista della qualità didattica Licet promuove attività seminariali di aggiornamento per tutti i direttori didattici delle scuole associate. Un’associazione per promuovere lo studio dell’italiano. Le scuole che aderiscono a LICET hanno ciascuna aspetti e aree di sviluppo, che privilegiano uno o più caratteristiche dell’insegnamento, soprattutto in base alle esigenze degli apprendenti stranieri.
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Tutto sommato il 60,8% dei genitori con figli alla scuola primaria o secondaria di primo o secondo grado valutano positivamente la didattica a distanza nella scuola dei propri figli. Il 14,5% dei genitori non è invece d’accordo col ritorno dei figli nelle scuole, perché non ritiene possibile garantire condizioni di sicurezza idonee legate a un possibile contagio da Coronavirus. È quanto emerge da un sondaggio condotto da IZI in collaborazione con Comin &…
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Solo il 50,5% ha valutato abbastanza positivamente la DaD e il 10,3% molto positivamente. Invece, il 34,4 per cento dice sì al ritorno in classe in ogni caso perché considera la didattica in presenza non sostituibile con la DaD. Per la maggior parte serve però sicurezza. Tra i genitori favorevoli al ritorno in classe a settembre, il 51,1 per cento reputa indispensabile che il ministero dell’Istruzione adotti adeguate regole di sicurezza idonee.
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La soluzione ottimale per gli insegnanti? E per quanto riguarda il tempo scuola completo: «...sia per l'infanzia, sia per la primaria, potrà essere garantito solo in presenza di adeguate risorse in termini di personale: in caso contrario di dovrebbe provvedere ad una riduzione del tempo scuola. Posto che anche le loro parole non vengano considerate come “dette a sproposito”... La presa di posizione degli insegnanti.
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Es lunedì 8.10 – 10-10 giunge la mia metà classe quinta per il compito di Italiano, pausa, sanificazione, ore 11.10-13-10 l’altra metà classe. Quindi si tratterebbe di organizzare un calendario di turnazione di classi in presenza, con circa un 80% di ore a.d. Premetto che con la dad siamo riusciti a realizzare con i miei alunni piú di quanto programmato. si risolve facilmente, con l’invio d’un modulo google che gli studenti dovranno flaggare confermando la presenza ad ogni ora.
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Il documento contiene indicazioni operative per le scuole affinché possano dotarsi, capitalizzando anche l’esperienza maturata durante i mesi di chiusura, di un Piano scolastico per la didattica digitale integrata. Le Linee saranno rese pubbliche dopo il passaggio al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione e contestualmente al loro invio alle scuole. Il Piano scolastico per la didattica digitale integrata dovrà essere…
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Chiediamo il ritiro delle Linee guida che propongono una didattica inefficace per chi è in difficoltà e incapace di raggiungere la totalità degli studenti. In buona sostanza a turno alcune classi faranno dei giorni di didattica a distanza, mentre le aule più grandi verranno usate da classi in presenza, per poi turnare e consentire a tutti di fare una didattica mista. Questo metodo consentirebbe ai docenti di svolgere le verifiche in presenza in tutte le classi.
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Un fabbisogno che secondo la nostra redazione ammonta a circa 70 mila aule aggiuntive. Hanno risposto già l’80% dei presidi. Ma come mai il Ministero ha deciso di chiedere nuovamente quanto già comunicato dai presidi nelle passate settimane e anche vagliato dagli Usr? “Qualora non vi fosse proprio alcuna possibilità di individuare delle aule aggiuntive – spiegano ancora dal ministero dell’Istruzione – arriveremo a…
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L’evoluzione, ancora una volta, non può essere soltanto tecnologica: deve essere anzi, in primis, culturale. A questi interrogativi occorre rispondere partendo da ciò che è stato possibile imparare dall’emergenza: il remote learning è una possibilità, ma all’integrazione di nuovi strumenti deve giocoforza corrispondere anche l’introduzione di nuovi metodi e nuove abitudini. Stessa soddisfazione è stata misurata tra i ragazzi, il che delinea margini di miglioramento per una didattica a distanza che potrebbe trovare nuovi…
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Indicazioni per un eventuale lockdown: il numero di ore settimanali per classe. Al suo interno sono riportate le indicazioni che riguardano più strettamente le misure da adottare in caso di un ritorno della fase emergenziale. Sono state inviate ieri pomeriggio dal MI al CSPI le Linee Guida relative alla DDI, la Didattica Digitale Integrata, previste nel Protocollo di Sicurezza necessario alla riapertura della scuola a settembre; le indicazioni contenute all’interno delle…
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La scuola aveva bisogno di una riforma strutturale, aveva bisogno di rafforzare le conoscenze che stavano diventando sempre più labili ed evanescenti. La scuola è malata di progettite, che è una cancrena che mina la didattica, distrugge la lezione e crea diffusa superficialità. La scuola italiana è distrutta, avendo persino perso persino i suoi connotati di istituzione e di formazione navigando in un immenso mare di progetti.
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