Studenti della Sapienza in sciopero della fame dopo gli scontri

Gli scontri avvenuti presso l'Università La Sapienza di Roma hanno portato all'arresto di una giovane di 28 anni, Stella Boccitto. La ragazza è stata successivamente rilasciata dal giudice per direttissime, che ha convalidato l'arresto senza disporre misure cautelari.

Accuse e processo

Stella Boccitto è accusata di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Secondo le accuse, avrebbe graffiato al volto un agente, causandogli un copioso versamento di sangue. Tuttavia, la ricostruzione delle lesioni che avrebbe inferto a un poliziotto è cambiata, virando su alcuni lividi. Il processo si terrà il 22 maggio, durante il quale Stella ha intenzione di respingere ogni addebito.

L'udienza per l'altro arrestato

Parallelamente, è in corso l'udienza per un altro arrestato, un giovane di origini libiche, a cui è contestato il danneggiamento. I dettagli dell'udienza non sono ancora disponibili.

La risposta degli studenti

In risposta agli scontri con la polizia, gli studenti dell'Università La Sapienza di Roma del collettivo Cambiare rotta hanno deciso di intraprendere uno sciopero della fame. Si sono incatenati sotto al rettorato del loro ateneo in segno di protesta.

Appello alla società civile

Gli studenti hanno scritto un appello rivolto a democratici, pacifisti e alla società civile per sostenere le richieste di studenti e accademici nelle università per fermare il genocidio in Palestina. Con questo appello, si rivolgono a tutti coloro le cui coscienze sono scosse dalle terribili immagini del genocidio in corso a Gaza, dalla preoccupante condizione in cui versano tutti i territori palestinesi sotto attacco continuo, e dalla possibilità sempre più reale di una escalation generalizzata della guerra in Medio oriente e non solo.

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