Bolivia: Jeanine Añez si…"

Lo “Zar” diceva a Palalo: “gli indios di oggi sono codardi, distrutti dalla fame e il vizio dell’alcol e della coca. Vogliono essere liberi e capaci di costruire il proprio futuro. Sa che la sua forza è nell’unità e che solo con essa si potrà ottenere la sconfitta degli usurpatori che oggi vogliono depredare il paese. Perché essere uccisi da esercito e polizia o da bande paramilitari della destra, oggi in… Leggi

Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l'esistenza di morti e feriti. In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri. Lo riferisce l'Ufficio del Difensore del popolo boliviano. L'impianto era stato bloccato da tempo da manifestanti pro-Morales, al punto che nella capitale già era evidente la mancanza di benzina e diesel, per cui in mattinata è scattata una operazione in grande… Leggi

Tuttavia il presidente Morales ha commesso due errori, dal nostro punto di vista: quello di non aver saputo preparare un successore e, di conseguenza, quello di avere cercato di modificare la Costituzione per potersi candidare oltre i due mandati prescritti e di non avere rispettato fino in fondo il volere popolare espresso nel referendum del 2016, che aveva dato esito contrario a tale modifica, ed essere ricorso alla Corte… Leggi

“E’ stata constatata la morte a colpi d’arma da fuoco di Dayvi Posto Cusi di 31 anni. – Una persona è stata uccisa e altre sono state ferite a La Paz, nel corso di scontri fra manifestanti e l’esercito che sgomberava una raffineria bloccata da sostenitori di Evo Morales, dimessosi dalla presidenza boliviana. Ancora scontri in Bolivia. Nel Paese, da cui Morales è fuggito per rifugiarsi in esilio in Messico, si è autoproclamata presidente ad interim la senatrice d’estrema destra Jeanine… Leggi

(askanews) – Migliaia di sostenitori di Evo Morales sono scesi in strada nella capitale boliviana La Paz, con la polizia che li ha dispersi con i gas lacrimogeni, per chiedere le dimissioni della presidente ad interim Jeanine Anez. Intanto la Chiesa Cattolica, molto influente nel Paese, ha auspicato un dialogo nazionale per mettere fine a oltre un mese di violenti proteste che hanno provocato 23 morti finora. Leggi

Questo articolo è riservato agli utenti abbonati. Abbonati se vuoi leggerlo, oppure fai il login se sei già abbonato. Di fronte all'impasse nelle relazioni con il Parlamento . Leggi

Oggi la situazione in Bolivia è sempre caotica per via dei blocchi stradali in varie regionbi. Il suo messaggio dice: «Condanniamo la decisione di Trump di riconoscere il governo di fatto, autoproclamato dalla destra. Il popolo boliviano in lotta reclama la rinuncia dell’autoproclamato governo di Jeanine Añez. Dopo l’imposizione di (Juan) Guaidó, ora proclama (Jeanine) la Añez. Photo:* El Nacional. Leggi

In un primo momento si sono solo viste le autocisterne uscire dal deposito con il carburante per dirigersi verso La Paz e poi alcune ambulanze lasciare il luogo degli scontri. Carburante. Si è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia campale svoltasi nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto, in Bolivia Leggi

È questo il bilancio degli scontri con gli agenti che si sono registrati martedì in Bolivia, vicino a un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto. Le forze di sicurezza, così, hanno dato il via a un’operazione per rimuovere il blocco, usando anche armi, lacrimogeni ed elicotteri. Tre morti e almeno 30 feriti. I manifestanti pro-Morales hanno provato a reagire all’operazione ma le forze di sicurezza sono riuscite a rimuovere il blocco. Leggi

I movimenti sociali hanno manifestato a La Paz ed in altre città boliviane e la domenica notte i ‘cocaleros’ (coltivatori di coca) del Chapare, hanno deciso in una assemblea popolare di dare un ultimatum alla Anez: 48 ore di tempo per dimettersi. Se non lo farà, hanno assicurato, saranno bloccate a tempo indeterminato tutte le vie di comunicazione stradali nel Paese fino a raggiungere l’obiettivo. Leggi

L'impianto era stato bloccato da tempo da manifestanti pro-Morales,al punto che nella capitale già era evidente la mancanza di benzina e diesel,per cui in mattinata è scattata una operazione delle forze di sicurezza che hanno represso la protesta. Boliva,scontri per benzine: 3 morti. Condividi. 2.56 Si è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia svoltasi nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, in Bolivia Leggi

i è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia svoltasi ieri nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell'impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto, in Bolivia. Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e si è appreso dei morti e dei feriti. Lo riferisce l'Ufficio del difensore del popolo boliviano. Leggi

Con il passare delle ore però è emersa la durezza della repressione e l’esistenza di morti e feriti. Lo riferisce l’Ufficio del Difensore del popolo boliviano. – LA PAZ, 20 NOV – Si è conclusa con un bilancio di tre manifestanti morti e almeno altri 30 feriti una battaglia campale svoltasi ieri nelle vicinanze di un impianto per lo stoccaggio di carburante dell’impresa statale Ypfb a Senkata, vicino a El Alto, in Bolivia. Leggi

Hanno sventolato bandiere di Wiphala, che rappresentano le comunità indigene delle Ande, mentre marciavano attraverso La Paz cantando slogan, e chiedendo le dimissioni di Jeanine Áñez, autoproclamata presidente provvisorio della Bolivia. I residenti di diverse città boliviane denunciano carenze di cibo e benzina a causa delle proteste | Ansa - CorriereTv. I sostenitori del presidente espulso Evo Morales sono scesi in piazza nella capitale della Bolivia. Leggi

Venuta meno la narrazione sui brogli le attuali accuse che vengono mosse a Evo Morales riguardano la presunta non costituzionalità della sua quarta candidatura. Lo storytelling del circuito mainstream sulla Bolivia dove si è consumato un golpe che ha rovesciato il governo legittimo di Evo Morales e ogni giorno mostra il suo vero volto sempre più feroce, fa acqua da tutte le parti. Le elezioni presidenziali sono state nettamente vinte, senza alcun broglio, da Evo Morales, il presidente che aveva tutta la… Leggi

L'ex presidente ha spiegato i progressi della sua amministrazione nella produzione di litio e delle riserve di gas della nazione andina. Il presidente deposto dopo il colpo di stato in Bolivia, Evo Morales, ha riunito una conferenza stampa dal Messico cui è costretto a sfuggire dopo che il golpe ha posto a rischio la sua stessa vita. Secondo il presidente deposto dal golpe "dobbiamo smetterla anche di chiamare Organizzazione… Leggi

Il governo Evo Morales aveva già infastidito per le nazionalizzazione di gas / petrolio / falde acquifere transnazionali, a causa della nazionalizzazione di gas, acqua, elettricità e miniere, che ha portato alla seconda più grande crescita economica dell'intero continente americano.Per far fronte alle pressioni e agli interessi dell'Occidente sul litio, il governo di Evo Morales ha siglato un accordo con la Cina per un miliardo di dollari per sfruttare il minerale. Leggi

Via twitter, poi, Morales ha denunciato “davanti alla comunità internazionale che nel vecchio stile applicato dalle dittature, la Piazza Murillo è circondata da autoblindo militari”. Che via Twitter dice: "Finora la repressione di polizia e forze armate ha provocato 30 morti". Continuano i disordini in Bolivia, dove la crisi ha portato l’ex presidente Evo Morales a fuggire in Messico. Morales accusa però “la dittatura di avere provocato già 30 morti e… Leggi

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La Paz, 20 nov. - Non si placano le proteste in Bolivia legate alla contestata elezione, per il quarto mandato, delll'ex presidente Evo Morales. Per forzare il blocco dei sostenitori di Morales, sono stati usati carri armati ed elicotteri. Una trentina i feriti. E' di tre morti il bilancio degli scontri ieri tra le forze di sicurezza boliviane e sostenitori di Morales che avevano bloccato l'importante impianto per il carburante di Senkata per impedire che venisse rifornita la vicina La… Leggi

Inoltre, sono stati usati elicotteri militari. Le immagini e i video dei feriti testimoniano l'uso sproporzionato della forza da parte dei funzionari di sicurezza, contro i manifestanti che portano - come si vede in una delle fotografie - bandiere Wiphala. I manifestanti che hanno alzato la voce in segno di rifiuto dell'autoproclamazione della senatrice Jeanine Áñez come "presidente ad interim" sono stati repressi dagli agenti di polizia con gas… Leggi

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Al suo posto la vicepresidente del Senato, Jeanine Áñez, si è autoproclamata presidente ad interim, nonostante il boicottaggio da parte del partito di Morales, Movimiento al Socialismo (MAS). Dal suo esilio in Messico Morales ha dichiarato di essere intenzionato a tornare in Bolivia per finire il suo mandato. Morales ha successivamente accettato di organizzare nuove elezioni, ma la sua partecipazione è stata messa in dubbio dallo sfidante Mesa. Leggi

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