La verità, antica e moderna, è che prima dei discorsi, di Draghi, di Scholz, delle élite europee, c’è la forza dei popoli, ed è la forza dei popoli che spinge discorsi e governi e non viceversa. La straordinaria resistenza del popolo ucraino, innanzitutto, e l’enorme folla radunatasi sotto la porta di Brandeburgo, lì dove 33 anni fa si riunificò l’Europa sotto le macerie del muro di Berlino, a conferma di quanto conti la forza dell’opinione pubblica…
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La forza dei popoli trascina i…"
Approfondimenti:
Forse è normale che sia così, ma il fatto che sia normale non significa che sia giusto. Ed era anche più che normale che scegliessimo di accomodarci sotto la protezione militare di chi ha vinto la Seconda guerra mondiale. E quindi forza militare. Per questo da oggi in poi, la battaglia giusta è quella di un’Europa federale, capace di una politica estera comune. E, quindi, di una forza militare comune
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Dal modo in cui il tema verrà trattato dai leader politici si capirà se davvero la guerra di Putin ha cambiato la mentalità europea Il tema della sicurezza, non solo energetica, non potrà essere eluso dai partiti in vista delle prossime elezioni. Inoltre, sottolinea il Wall Street Journal, la Germania rivedrà il proprio ruolo diplomatico all’interno della Nato. Sta di fatto che quello annunciato dal cancelliere socialdemocratico Olaf Scholz è il più radicale stravolgimento della strategia di Difesa da…
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Secondo il cancelliere tedesco il mondo dopo quello che è successo “non è più lo stesso di prima”. Le dichiarazioni del cancelliere tedesco Olaf Scholz. Il governo federale tedesco intende finanziare le Forze armate della Germania con un fondo speciale da 100 miliardi di euro. Scholz ha ribadito che, invadendo l’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe iniziato a “sangue freddo” una guerra di aggressione Lo ha annunciato oggi il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel corso di un intervento al…
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di Roberto Giardina "Niente sarà più come prima dopo l’Ucraina", ha detto Olaf Scholz, domenica in uno storico discorso al Bundestag. La svolta della Germania, e la guerra in Ucraina, hanno spinto Finlandia e Svizzera a non perdere altro tempo, vogliono abbandonare la neutralità per entrare nella Nato, come chiedevano da qualche anno. Esercito, marina e aviazione hanno pochi mezzi, pochi uomini. E il presidente della Confederazione Svizzera, Ignazio Cassis, aggiunge…
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Tre giorni dopo la caduta del veto sull’export bellico verso Kiev il capo del governo Semaforo conferma la svolta a 360 gradi della politica estera tedesca, insieme alla fine del pacifismo di Spd e Verdi. Non è più il massimo tabù della storia contemporanea ma il nuovo corso di Olaf Scholz, prontamente ribattezzato sulla stampa nazionale come «il cancelliere di guerra». Riarmare la Germania. «IL MONDO NON È PIÙ quello di prima» è il preambolo di Scholz prima di annunciare che la Germania (con…
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Tutto ciò, ovviamente, sempre considerando il ricorso alle armi come l’extrema ratio Ma non basta, la Germania, che ha già inviato agli ucraini 1000 sofisticate armi anticarro e 500 missili terra-aria Stinger, ha preso una storica iniziativa sul piano militare. Impegno che, per l’appunto, imponeva come investimento minimo sul piano militare proprio il 2% del Pil. Il cancelliere Scholz ha infatti annunciato che il suo Paese investirà più del 2% del prodotto interno lordo per la difesa.
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Solo poche settimane fa Scholz aveva bloccato la fornitura di armi all’Ucraina chiesta con insistenza dagli alleati Verdi. Scholz va oltre, realizza l’impensabile: l’obiettivo di trasformare la Germania in un pilastro della sicurezza euroatlantica, senza ambiguità. Da un lato, lo stop all’avvio del transito gasiero attraverso Nord Stream 2, dall’altro l’annuncio di un rilancio degli investimenti nelle forze armate.
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L’Eurofighter dovrà essere equipaggiato per la guerra elettronica ed altri velivoli, probabilmente gli F-35, saranno resi idonei al trasporto di armi nucleari. Per arrivare alla percentuale del 2% Berlino dovrà investire almeno 100 miliardi di euro subito per “rafforzare l’esercito tedesco”. Sul piano complessivo, però una cosa è già chiara: la Germania riarma, l’Europa dovrà darsi da fare per seguirla.
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La Germania ha l’opportunità storica di abbandonare la condizione di ‘potenza addomesticata’ nella prospettiva di una definitiva normalizzazione del suo ruolo internazionale E forse non è neanche un caso che Putin abbia scelto esattamente questo momento per iniziare la sua guerra. La timidezza e la titubanza del governo tedesco nel prendere una posizione chiara rispetto alle iniziali minacce russe di invasione dell’Ucraina, si devono far risalire a questo intreccio di fattori storici e politici…
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La decisione non costituisce un caso isolato se non nelle cifre: sono diversi gli Stati europei che hanno deciso di aumentare notevolmente le proprie spese militari in ragione dell’esplosione della guerra in Ucraina a seguito dell’invasione russa. Domenica 27 febbraio il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato di voler investire la cifra record di 100 miliardi di euro per la Difesa. Una febbrile corsa agli armamenti che ridisegna gli equilibri europei, gettandovi non poche ombre Tali spese…
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Dalla seconda guerra mondiale ad oggi, per la prima volta la Germania dunque si sentirebbe in pericolo. La Germania stanzia 100 miliardi per il riarmo. La Germania ha stanziato 100 miliardi di euro per le forze armate. Sul piano pratico, Berlino si potrebbe dotare dei nuovi aerei tecnologicamente molto avanzati come gli F-35 e dei potenti droni Heron Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha annunciato il riarmo della Germania con uno stanziamento di 100 miliardi di euro per le forze…
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Come avevamo spiegato giorni fa su Atlantico Quotidiano, in gioco nel conflitto ucraino non c’è solo Kiev, ma anche Berlino (e l’Europa). Il cancelliere ha delineato una nuova agenda di politica energetica per ridurre la dipendenza della principale economia europea dal gas russo. Con Nord Stream 2 aperto e i gasdotti ucraini sotto controllo, avrebbe avuto le chiavi della sicurezza energetica europea, per garantirsi la sua neutralità Con il completamento e la possibile entrata in funzione del Nord…
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La Germania post-bellica ha una tradizione antimilitarista: la guerra non si fa né si promuove. Per cui la decisione presa ieri dall’Esecutivo tedesco di inviare aiuti militari all’Ucraina La sinistra tedesca si oppone di norma all’export di materiale bellico a Paesi in conflitto o in zone di tensione, oppure in quelli dove i diritti umani non siano rispettati. A calare, in particolare, erano state le vendite extra UE ed extra NATO.
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Il mondo non è più quello di prima". Dopo due conflitti mondiali scatenati nel '900, Berlino ha deciso per tre quarti di secolo di rimanere un nano militare E la rivoluzione tedesca potrebbe essere il tassello più importante di un quadro europeo che si sta rapidamente adeguando a un'atroce guerra scoppiata ai suoi confini orientali. "Viviamo una svolta epocale. La Germania volta pagina.
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Se vogliamo difendere la democrazia, dobbiamo essere all’altezza delle sfide del tempo: il cancelliere tedesco ha indicato una strada Il cancelliere tedesco annuncia quindi una tabella di marcia molto chiara. Ed è chiaro che l’azione di Putin manda in crisi innanzitutto la strategia tedesca: Scholz lo ha capito e non ha fatto nulla nel suo discorso per nasconderlo. Le sanzioni certo, che colpiranno anche Putin perché, Scholz lo sta ripetendo da giorni, questa è la “sua guerra e non quella del popolo russo”.
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Cosa vuol dire e qual è l'arsenale della Russia. Ucraina, la Germania stanzia 100 miliardi per le sue forze armate. Con il discorso di Scholz il governotedesco compie un passo storico che probabilmente porta la Germania davvero fuori dal cono della Seconda Guerra Mondiale. L'ipotesi di creare un esercito europeo prende quota. Ma la Germania non potrà fare tutto da sola. Domenica 27 Febbraio 2022, 17:22 - Ultimo aggiornamento: 17:40.
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Ucraina, la svolta tedesca: Scholz annuncia 100 miliardi per la difesa e il riarmo della Germania dalla nostra corrispondente Tonia Mastrobuoni. (reuters). La decisione del cancelliere segna un cambiamento storico per il Paese, da sempre cauto sul tema del rafforzamento del proprio arsenale militare
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Ha soprattutto scandito con forza che a Kiev si combatte per la libertà – con tutto il Parlamento in piedi ad applaudire Zelensky (tranne la Linke e l’Afd, seduti con le braccia incrociate e gli occhi bassi) – e che la Germania sta da quella parte della storia: “non è la guerra del popolo russo, è la guerra di Putin” Stamattina al Bundestag, convocato in sessione straordinaria domenicale, Olaf Scholz non ha solo annunciato un investimento di cento miliardi di euro per l’anno in…
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/ Facebook Bundesregierung Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev Vista - "Putin non tornerà indietro a breve, ma le nostre sanzioni stanno funzionando. Nell'ultima settimana i mercati russi sono crollati del 30% e ci riserviamo il diritto di altre sanzioni", così il cancelliere tedesco Scholz al Parlamento.
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La Germania si riarma e stanzia 100 miliardi di euro per le sue Forze Armate. La notizia è stata data oggi, 27 febbraio 2022, dal Cancelliere Olaf Scholz, socialdemocratico, durante un importante discorso in Parlamento dedicato all'analisi della guerra in Ucraina. Putin avverte la Nato (e l'Italia): «Allertate difese nucleari». Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Cosa vuol…
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Scholz ha sottolineato che gli avvenimenti bellici nel cuore dell’Europa segnano “una cesura nella storia del continente” ed ha quindi annunciato una corsa al riarmo della Germania. D’altronde lo stesso Scholz nove giorni fa alla Conferenza per la sicurezza di Monaco, aveva egli stesso sottolineato come la Germania abbia bisogno di navi che navighino ed aerei che volino Lo stesso Scholz ha detto “sappiamo che…
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"Viviamo una svolta epocale nella storia, il mondo di dopo non sarà più quello di prima". Così parla il cancelliere tedesco Olaf Scholz al Bundestag, dove oggi è stata indetta una sessione speciale a sostegno dell'Ucraina in seguito all'aggressione militare russa. "Gli ucraini combattono per la libertà e la democrazia, per valori che noi condividiamo", ha aggiunto "Al fianco dell'Ucraina siamo dalla parte giusta della storia" ha…
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La Germania, in ragione della sua storia, ha sempre rifiutato di vendere o fornire armi in zone di guerra. Critiche alla politica di difesa del governo federale sono state espresse dal capo dell’opposizione cristiano-democratica, Friedrich Merz, secondo il quale «la Germania non è più circondata da amici e un disarmo unilaterale conduce a meno sicurezza» Sabato sera, il governo di Berlino ha varcato il Rubicone delle forniture d’armi all’Ucraina…
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