Leggi su ilmanifesto. NotizieVere : #AccaddeOggi 6 agosto 1945, ore 8:15. «Hiroshima», «Pikadon» e l’inferno dell’atomica (Di venerdì 7 agosto 2020) Nel 1951 il dottor Arata Osada raccolse in un libro le testimonianze dei bambini che sopravvissero alla bomba sganciata su Hiroshima il 6 agosto 1945. Il film non piacque troppo però al sindacato degli insegnanti, l’associazione che lo aveva finanziato, e venne deciso così di provare ancora una volta con qualcosa che fosse più forte … Continua L'articolo «Hiroshima», «Pikadon»…
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“Perché la pace fiorisca tutti devono deporre le armi, soprattutto le più potenti e distruttive, come quelle nucleari. Così come è immorale il possesso di armi nucleari. Nucleare. “L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. Possano le voci profetiche dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki continuare a servire da monito per noi e per le generazioni future”.
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La Pace non è delegabile, la Pace riguarda ciascuno di noi, al di là delle origini etniche, delle scelte religiose e di vita di ciascuno. Mayors for Peace, ICAN, la Rete Italiana del Disarmo e Senzatomica, ci ricordano che il mondo vivrà finalmente in Pace e di Pace solo quando anche l'ultima bomba atomica sarà disinnescata. “La Pace non è un valore cui appellarsi in tempi di conflitti, in tempi di guerre e distruzioni.
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I morti complessivi del Giappone in cinque anni di guerra fra civili e militari superarono di poco i due milioni mezzo. Non si vedevano, dopo il lampo, feriti o squartati i brandelli insanguinati dei 93 mila che si dissolsero col primo botto. Ci fu la pace della Belle Époque fra il 1870 e il 1914 ma furono solo 44 anni, un record. Chi condanna l’America sostiene in genere che gli Stati Uniti decisero di usare la bomba per spaventare Stalin e rimetterlo…
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I sopravvissuti, senza più la città intorno, senza alcuna consapevolezza di ciò che stava accadendo (non esistevano immagini di esplosioni ... L’esplosione di questi due ordigni generò in pochi secondi un’onda d’urto che rase al suolo le città per un raggio di almeno due chilometri, uccidendo all’istante decine di migliaia di persone. In seguito, altre migliaia passarono dalla vita alla morte tra atroci sofferenze.
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Il nostro Paese custodisce più di 70 bombe nucleari americane a Ghedi e ad Aviano e questo rappresenta un serio pericolo per l’Italia ed in generale per la sopravvivenza del pianeta stesso, nonostante sia un tema poco affrontato e poco discusso dai media e quindi poco presente nella coscienza pubblica. Durante la serata si sono susseguiti numerosi interventi, canti evocativi e una meditazione finale rispetto alla responsabilità individuale che ognuno…
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Stando alle stime di Kristensen, sembrerebbe che ci siano 20 armi nucleari ad Aviano e 20 a Ghedi. Secondo tale accordo, a detta di Kristensen, “esso consente agli americani di stoccare le loro armi nucleari nel nostro Paese e nuove bombe arriveranno in Italia probabilmente tra il 2022 e il 2023“. Inoltre, stando alle stime riportate dal massimo esperto, sembrerebbe che ci siano circa 13.400 armi nucleari in tutto il…
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«Quando gli hibakusha si esprimono, la forza della loro testimonianza è incredibile», osserva Sachiko Hiraoka, che ha al suo attivo 300 presentazioni. Le parole, le foto e i documenti traducono con più forza il messaggio originale. La donna è una dei 150 giapponesi incaricati di trasmettere il messaggio delle vittime. Oltre alle registrazioni e alle testimonianze scritte, si moltiplicano le iniziative per mantenere vivo il ricordo di questa tragedia diventata universale.
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Il papa ha ripetuto le stesse parole che disse al Memoriale della Pace di Hiroshima: “L’uso dell’energia atomica per scopi bellici è immorale, così come è immorale il possesso di armi nucleari. Questa pandemia ha raggiunto praticamente tutti: abbiamo capito che siamo tutti vulnerabili e ci rendiamo conto che la vera sicurezza deve essere, in sostanza, condivisa”. L’Italia sostiene con forza l’obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda…
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Insieme a lui, anche Obama si recò nelle due città. Pochi giorni dopo, una seconda bomba è stata sganciata sulla città di Nagasaki, e le vittime non sono state di certo poche. Il 6 agosto del 1945, ossia ben 75 anni fa, è stata sganciata una bomba atomica ribattezzata “Little Boy” sulla città giapponese Hiroshima. Nel novembre del 2019, Papa Francesco si recò nelle due città colpite con lo scopo di sensibilizzare le persone contro le armi nucleari.
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Ripensando alla sua visita apostolica nello scorso novembre sul Memoriale della Pace di Hiroshima e il Parco dell’Ipocentro di Nagasaki. Come le armi nucleari, capace di annientare in un istante intere città. In cui ha affermato con forza che il mondo può aspirare alla pace solo senza armi nucleari. Il Pontefice ha spiegato di avere avuto, in passato, “il privilegio di poter venire di persona nelle città di Hiroshima e di Nagasaki”.
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Nell’agosto del 1945, quando il mondo cambiò per sempre e la Seconda Guerra Mondiale vedeva il suo tragico epilogo, il bonsai apparteneva alla famiglia Yamaki. Un bonsai di pino bianco venne donato all’Arboreto nazionale degli Stati Uniti di Whashington, nel 1976 dal maestro giapponese Maseru Yamaki. Per anni il bonsai rimase in america senza che nessuno fosse a conoscenza della sua vera storia. Fu così che il bonsai che ora ha quasi 400 anni sopravvisse all’esplosione della bomba atomica di…
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Il documento strategico afferma inoltre che “le forze nucleari Usa forniscono i mezzi per applicare la forza a una vasta gamma di bersagli nei tempi e nei modi scelti dal presidente”, bersagli che saranno individuati dalla intelligence. L’architettura internazionale per il disarmo e la non proliferazione è una componente importantissima di tale sistema e ogni sua violazione rappresenta un passo verso l’olocausto nucleare“.
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Il 9 agosto il bombardiere scelto si alzò in volo con l’ordigno soprannominato “Fat Man”, dirigendosi verso Kokura. 75 anni dopo Nagasaki deve essere un monito per tutti: 80.000 persone hanno perso la vita. 9 agosto 2020, settantacinque anni dopo l’atomica su Nagasaki si parla ancora di Stati che vogliono munirsi di arsenali nucleari. Sono passati ormai tanti anni da quel giorno, eppure l’orrore vissuto dalle città giapponesi non sembra aver insegnato nulla ai Capi di Stato d’oggi.
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Sono passati 75 anni da quando, il 6 agosto 1945, gli Stati Uniti sganciarono un ordigno nucleare sulla città di Hiroshima, seguito tre giorni dopo dalla stessa operazione su quella di Nagasaki. Oggi, 75 anni dopo, la corsa al nucleare non si è arrestata. Ma Pechino obietta che il suo arsenale non è paragonabile a quello di Stati Uniti e Russia. Negli ultimi due anni, la rivalità tra Usa e Russia ha affossato i principali trattati di controllo.
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La cosiddetta “sicurezza” offerta dalle armi nucleari si basa sulla nostra volontà di annientare i nostri nemici e la loro volontà di annientarci. La terribile esplosione avvenuta il 4 agosto a Beirut è stata di una potenza tale da evocare il disastro che potrebbe provocare una bomba atomica. E’ stato calcolato che 2.750 tonnellate di nitrato di ammonio sono equivalenti a 0,9 Kiloton, cioè ad una testata nucleare di potenza medio bassa.
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Soprattutto, sappiamo per certo che non è stato fatto esplodere un ordigno nucleare di dimensioni ridotte, come sostengono diversi personaggi vicini ad ambienti complottisti, in rete. Riguardo a Severodvinsk ricordo che in Finlandia avevano trovato quantità di Iodio-131 che potevano indicare una esplosione nucleare, però avevano trovato solo quello. Anche il colore rossiccio del fungo ci dice che non si tratta di una esplosione nucleare.
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Lo ricorda Pax Christi, movimento cattolico per la pace nell’anniversario numero 75 della distruzione atomica di Hiroshima e Nagasaki. Specialmente i movimenti pacifisti di stampo progressista o di matrice religiosa produssero una seria riflessione sul pericolo di voler mantenere la bomba atomica come forza dissuasiva. E gradualmente la stessa Chiesa cattolica si pronunciò criticamente contro la bomba atomica.
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Quello delle armi atomiche è un argomento sottostimato dalla politica e poco dibattuto nell’opinione pubblica. Credo che, dato le vigenti priorità e l’attuale scenario geopolitico, i tempi siano maturi per ripensare la nostra politica sulle armi nucleari e chiedere che l’Italia firmi il Trattato delle Nazioni Unite per la Proibizione delle Armi Nucleari approvato a New York il 7 luglio 2017. Credo che questo sia un errore grossolano, perché le migliaia di armi atomiche oggi…
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Possano le voci profetiche dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki continuare a servire da monito per noi e per le generazioni future". Papa Francesco a Hiroshima nel novembre scorso (Afp). di Enzo Bonaiuto. Gli armamenti nucleari sono immorali e tutti i Paesi devono rinunciarvi per salvare la pace nel mondo. E' l'appello di Papa Francesco, contenuto nel messaggio inviato al governatore di Hiroshima in occasione del 75° anniversario dello sgancio della bomba atomica sul Giappone, nella fase finale della seconda…
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Il singolo Enola Gay costituì un vero successo internazionale per il gruppo, con oltre 5 milioni di copie vendute in tutto il mondo. Paul Tibbets (1915-2007) era un ragazzo come tanti altri, con un cassetto pieno di sogni da realizzare e un legame speciale con sua madre di nome Enola Gay Haggard. I drammatici avvenimenti che hanno causato la distruzione di Hiroshima il 6 agosto 1945 sono scolpiti nella mente, ma non tutti conoscono la storia del bombardiere che colpì la città giapponese e…
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Tuttavia, è stato fatto troppo poco per garantire che le armi nucleari non vengano mai più utilizzate. Francesco Rocca, presidente della Federazione internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa e di Croce Rossa Italiana Peter Maurer, presidente del Comitato Internazionale di Croce Rossa Jean-Jacques Eledjam, presidente della Croce Rossa Francese Ross Pinney, presidente della Croce Rossa Australiana Gerald Schöpfer, presidente della Croce Rossa Austriaca Edouard Croufer, presidente della Croce…
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Ebbene, un mondo punteggiato di arsenali nucleari è davvero malato e la sottovalutazione del pericolo è la spia di una salute illusoria. La tessitura del dialogo riannoda ogni giorno la speranza dell’umanità. Rispetto a tale deriva fa argine il sì di 122 Stati al Trattato per il bando delle armi nucleari negoziato in sede Onu. L’equilibrio del terrore è un filo che rischia di spezzarsi ogni giorno.
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"L'uso dell'energia atomica per scopi bellici è immorale, così come è immorale il possesso di armi nucleari. "L'Italia sostiene con forza l'obiettivo di un mondo libero da armi nucleari, attraverso un approccio progressivo al disarmo che preveda il responsabile coinvolgimento di ogni Stato. In particolare Francesco saluta i sopravvissuti, i cosiddetti "hibakusha", termine giapponese con cui si indicano coloro che sono scampati all'esplosione atomica.
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Possano le voci profetiche dei sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, conclude, continuare a servire da monito per noi e per le generazioni future. Il Papa ripete infine quanto disse al Memoriale della Pace di Hiroshima, il 24 novembre 2019. La scelta della pace. Perché la pace fiorisca, sottolinea Francesco nel suo messaggio, tutti devono deporre le armi, soprattutto le più potenti e distruttive, come quelle nucleari, che possono paralizzare e distruggere città, interi…
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Nell’Amministrazione c’è chi pensa addirittura di riprendere i test nucleari sotterranei, trent’anni dopo l’operazione “Julin” del settembre 1992. Ma la realtà odierna dice che le armi nucleari hanno nuovamente il vento in poppa. La distruzione a Hiroshima dopo il 6 agosto 1945 - Archivio Ansa. COMMENTA E CONDIVIDI. . . . . . A 75 anni dalle catastrofi di Hiroshima e Nagasaki abbiamo una certezza: la memoria si sta affievolendo.
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Stati Uniti e Russia, in qualità di possessori di quasi il 90 per cento delle armi nucleari, devono guidare questo processo. La hibakusha, la prolungata sofferenza causata ai sopravvissuti, dovrebbe rappresentare per noi lo stimolo quotidiano a eliminare tutte le armi nucleari. La possibilità che le armi nucleari siano utilizzate – intenzionalmente, accidentalmente o in conseguenza di calcoli sbagliati – è pericolosamente elevata.
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