Ma perché non dire allora che vanno abolite e che va stracciato il Trattato di Maastricht che le ha prodotte? Oggi Draghi dice che la Grecia ha pagato un prezzo terribile per la crisi dell’Eurozona. Per dirla tutta e meglio, diciamo che ogni volta che lei interviene, non so perché, ma mi viene da guardarmi le spalle. Servono misure straordinarie e gli Stati devono spendere? E chi parla del nemico è lui stesso il nemico.
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Mario Draghi è stato lo scorso presidente della Banca Centrale Europea. L'intervento di Mario Draghi. La frase di Mario Draghi fu un avvertimento ed un segnale ai Mercati mondiali. Il nuovo bazooka. Mario Draghi a Francoforte (Imagoeconomica). Mario Draghi in queste ore è tornato a parlare. Il cambio di mentalità. Christine Lagarde e Mario Draghi (Imagoeconomica). Mario Draghi dice che siamo in guerra.
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Fosse dipeso da palazzo Chigi, Conte sarebbe andato avanti seguendo i precetti del grande comunicatore Rocco Casalino e infischiandosene delle opposizioni, che per lui si assommano nel più che odiato Matteo Salvini. No: l'immediata circolazione di una rinnovata ipotesi di un governo Draghi preoccupa, irrita, sconvolge Conte, timoroso che la situazione appaia così paurosa da spingere il Pd a sollecitare un cambio nel governo.
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“Le iniziative della Bce in questo quadro sono molto positive – conclude Gualtieri – . Il governo italiano si muove in questa prospettiva sul piano nazionale ed europeo. Con le misure già adottate e quelle in preparazione stiamo varando un sostegno alla liquidità basato su garanzie pubbliche che non ha precedenti e che è al livello delle iniziative più consistenti e ambiziose messe in campo in Europa”.
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Il monito di Draghi deve darci speranza sulla concreta possibilità di superare questo difficile momento senza compromettere in modo permanente i nostri sistemi economici. In particolare, ci ha ricordato come rientri tra i compiti essenziali dello stato impiegare il proprio bilancio per proteggere i cittadini e le imprese da shock inattesi e non gestibili in modo individuale. In un editoriale sul Financial Times Mario Draghi ha indicato con chiarezza le misure di politica economica che si rendono…
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Niente più limiti o paletti perché in guerra non valgono più le vecchie regole. Siamo in guerra: la soluzione di Draghi. “Siamo in guerra” e per questo motivo si devono adottare subito nuove regole, cancellando le vecchie. Fu allora che nacque il Whatever we takes, lo stesso che diede vita al Quantitative Easing che salvò la moneta unica. La soluzione di Mario Draghi? Questa l’opinione di Mario Draghi che in un editoriale sul Financial Times non ha esitato nell’affermare che per affrontare una situazione…
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Un'economia bellica, per davvero, e i riferimenti di Draghi sono chiari come quando richiama le guerre “finanziate da aumenti del debito pubblico. Livelli di debito pubblico più alti diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e sarà accompagnata da una cancellazione del debito privato". "I livelli di debito pubblico devono salire. Avanti quindi con decisi interventi pubblici per aumentare la liquidità, anche…
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Le azioni dei governi per sostenere i sistemi sanitari e le misure di contenimento quindi - sottolinea Draghi - «comportano anche un costo economico enorme e inevitabile. «E' una guerra, dobbiamo dare risposte adeguate». Quella contro il coronavirus è «una guerra» e la risposta, «la mobilitazione deve essere adeguata. Nell'editoriale sul Financial Times Draghi sottolinea: «Le banche devono prestare rapidamente fondi a costo zero alle imprese…
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Assicuriamoci allora che non sia questo il motivo per cui ne approfitta oggi per invitarci a far crescere quel debito. Questo è vero, ma ricordiamoci che Draghi è quello che disse che un paese con il debito pubblico troppo alto perde sovranità a vantaggio dei mercati. Draghi condivide che questa catastrofe eccezionale impone la necessità di spesa degli stati, perché come ha affermato lui stesso “le guerre erano finanziate aumentando il debito pubblico, ed oggi…
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Le guerre sono state finanziate da aumenti del debito pubblico». «Ci troviamo di fronte a una guerra – scrive Draghi - e dobbiamo muoverci di conseguenza. Livelli di debito pubblico molto più elevati diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnati dalla cancellazione del debito privato». L'ex presidente della Bce Mario Draghi - Archivio. COMMENTA E CONDIVIDI.
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Scrive: “È già chiaro che la risposta deve comportare un significativo aumento del debito pubblico. La priorità non deve essere solo quella di fornire un reddito di base a chi perde il lavoro. “La questione chiave – insiste ancora Mario Draghi – non è se, ma come lo Stato debba fare buon uso del suo bilancio. Proprio per questo, Mario Draghi insiste su due aspetti ben precisi: debito pubblico e occupazione.
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“La lettera di Draghi al Financial Times andrebbe letta e imparata a memoria -dice Matteo Renzi a Circo Massimo su radio Capital -. Mostra il suo apprezzamento per l’intervento di Draghi anche Matteo Salvini che a Radio anch’io dice: “Sono contento che una voce così autorevole come Draghi ci dia ragione. “Le parole di Mario Draghi sul Financial Times siano monito e guida per l’Europa e per l’Italia - dice Mariastella Gelmini, capogruppo alla Camera di Forza Italia…
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Dopo esser passato alla storia per aver salvato l’euro (dunque l’Europa) grazie al programma di acquisto di titoli di Stato – il Quantitative Easing – Draghi viene sempre più spesso indicato come un nome papabile per guidare l’Italia in futuro. Draghi: più debito, whatever it takes. Secondo quanto ha scritto Mario Draghi sul Financial Times «livelli di debito pubblico molto più elevati diventeranno una caratteristica permanente delle nostre economie e saranno accompagnati dalla cancellazione del…
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Ecco il punto, l’esitazione delle cancellerie, vincolate a dogmi che in queste settimane hanno perso la loro centralità. Visione e velocità, come Draghi riuscì a fare otto anni fa. Nelle guerre conta la linea di comando, la linea che porta gli ordini e le decisioni fino all’ultimo reparto. Le parole che l’ex presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, ha usato dalle colonne del «Financial Times» non lasciano molti margini di interpretazione: il debito pubblico è l’unica leva che i governi hanno…
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Inizia così l’intervento dell’ex presidente della Banca centrale europea, Draghi, pubblicato sul “Financial Times“. Dice che necessariamente il debito pubblico dovrà aumentare. Agire senza preoccuparsi di aumento debito. Una lunga analisi quella dell’ex presidente dell’Eurotower spiega: “È già chiaro che la risposta deve comportare un aumento significativo del debito pubblico. Livelli di debito pubblico molto più elevati diventeranno una caratteristica permanente…
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Lo shock che stiamo affrontando non è ciclico”, afferma Draghi, evidenziando che “il costo dell’esitazione può essere irreversibile. Considerato il salvatore dell’euro durante la crisi del debito sovrano europeo, Draghi è invocato da una parte della maggioranza e dell’opposizione come prossimo premier, al posto di Conte, una volta che la crisi sanitaria sarà rientrata. I governi europei devono assorbire rapidamente lo shock economico della crisi del coronavirus, anche a costo di un alto debito, poiché…
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Durante la Prima Guerra Mondiale, in Italia e in Germania tra il 6 e il 15% delle spese belliche è stato finanziato con tasse. Sussidi e stop alle tasse. Draghi conclude con la necessità di garantire sussidi e il rinvio il pagamento delle tasse: “Passi importanti già adottati da molti governi” in un momento in cui la carenza di liquidità rischia di diventare drammatica. “Una profonda recessione è inevitabile”.
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Draghi: «Coronavirus, siamo in guerra. Non possiamo esitare, il costo potrebbe essere irreversibile»
«Di fronte a circostanze non previste un cambio di mentalità è necessario in questa crisi come lo sarebbe in tempi di guerra. Proprio giovedì il summit dei capi di Stato e di governo dell’Unione europea, in teleconferenza, deve superare le divisioni su come affrontare le conseguenze economiche del coronavirus. Ma la cancelliera tedesca Angela Merkel, pur dopo aver varato un piano nazionale da ben 1.100 miliardi, ha fatto sapere che il «no» di…
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