La Rai sotto assedio: polemiche sulla par condicio e l'informazione governativa

La Rai, il servizio pubblico radiotelevisivo italiano, è al centro di un acceso dibattito. Il governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, è accusato di voler imporre linee editoriali, conduttori e giornalisti. La polemica si è intensificata a seguito della delibera sulla par condicio per le TV private, approvata senza modifiche dalla Commissione di Vigilanza.

La delibera sulla par condicio

La delibera in questione riguarda la par condicio, ovvero l'equilibrio nell'informazione, per le televisioni private. Non sono state introdotte modifiche alla bozza iniziale trasmessa alla Commissione di Vigilanza. Questa, nel regolamento valido per la Rai, aveva aggiunto la norma sull'informazione governativa, contestata dall'opposizione.

Le critiche di Massimo Giletti

Il conduttore Massimo Giletti, al ritorno in Rai, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione. In un'intervista a La Stampa, Giletti ha criticato l'esecutivo, accusando la premier Meloni di avere una "visione arcaica" delle regole della par condicio. Secondo Giletti, queste regole lasciano più spazio al governo, favorendo il monopolio dell’informazione a discapito del dibattito.

La protesta dei giornalisti Rai

L'Usigrai, l'organizzazione sindacale dei giornalisti della Rai, ha espresso la sua preoccupazione per la situazione. Ha criticato la delibera della Commissione parlamentare di vigilanza in vista delle elezioni europee, voluta dal Governo, che andrà a calpestare la par condicio. Secondo l'Usigrai, la Rai rischia di essere trasformata nel "megafono del governo Meloni".

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