Generale Vannacci, candidato alle elezioni europee, vuole il suo grado sulla scheda elettorale

Il generale Roberto Vannacci, candidato con la Lega alle elezioni europee, ha espresso il desiderio di vedere il suo grado militare sulla scheda elettorale. Questa richiesta segue l'invito della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, agli elettori di scrivere solo il suo nome di battesimo sulla scheda, una procedura regolare per il Viminale.

Risposta alle critiche

Vannacci è stato ospite a Quarta Repubblica, la trasmissione condotta da Nicola Porro. Durante l'intervista, ha risposto alle critiche ricevute, sottolineando di non aver mai espresso il desiderio di avere classi separate. Ha inoltre commentato i temi che hanno caratterizzato la settimana, dal 25 aprile alle censure, fino all’antifascismo e, nel merito, il “caso Vannacci” stesso.

Provocazioni e campagna elettorale

Nell’anteprima del programma, Vannacci ha indossato una maglia con la stampa di un post del Pd che lo ritraeva con la scritta “ignoralo” e ha chiesto al partito avversario di fargli campagna elettorale. Questo gesto ha alimentato ulteriormente le polemiche e ha acceso i riflettori sulla sua figura.

Il mercato elettorale e le sue dinamiche

Il mercato elettorale per le europee sembra una raccolta differenziata o un ufficio di collocamento. L’ultima tendenza è pescare dalle librerie, come se un imbrattacarte fosse garanzia politica. Nella migliore delle ipotesi sono degli zdanoviani, per non dire leccaculo, nella peggiore dei provocatori a caccia di un seggio. Che difatti arriva. Ma la campagna elettorale va oltre, recluta la qualunque e spicca la coppia Fratoianni&Bonelli, che ricordano, per assonanza, il duo di artisti-impresari Ferrari e Mannelli, precusori con la loro «Andromeda», messa in scena nel 1637 nel teatro di San Cassiano a Venezia, dell’opera lirica moderna.

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