Scandalo del latte adulterato in Italia: sequestrate 200 tonnellate di prodotto

L'inchiesta sul latte e formaggi adulterati in Italia ha portato al sequestro di 200 tonnellate complessive di prodotto. Il procuratore capo di Pesaro, Cristina Tedeschini, che conduce l'indagine, ha affermato che non sarà un'indagine lunga.

Indagini in corso

I carabinieri dei Nas e gli ispettori dell'Icfqr hanno acquisito le prove necessarie nel corso di tre distinte perquisizioni. Le indagini sono ora concentrate sui risultati delle analisi batteriologiche su quanto recuperato tra l'azienda casearia Fattorie Marchigiane, controllata dal gruppo Cooperlat, un deposito di prodotti caseari nel trevigiano e un'azienda agricola dell'Alta Valmarecchia.

Coinvolti nell'adulterazione

Nove persone sono attualmente indagate per frode in commercio e adulterazione del latte con l'utilizzo della soda caustica per ridurne l'acidità. Tra gli indagati ci sono Nicolas Capomasi, addetto alla produzione, Francesco Caverni, tecnico di laboratorio dell'Amap (Agenzia Marche Agricoltura e Pesca), Gianluigi Draghi, presidente del consiglio di amministrazione di Fattorie Marchigiane, e altri sei individui coinvolti in varie capacità.

Il latte adulterato

Il latte adulterato era "corretto" con soda caustica e acqua ossigenata per mascherare il cattivo stato di conservazione dei prodotti destinati alla grande distribuzione. Questa scoperta è stata fatta dai carabinieri dei Nas di Ancona e dall'Unità investigativa Centrale del Dipartimento dell'Ispettorato Centrale per il Controllo della Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari del MASAF nelle Marche. La notizia è stata riportata dalle edizioni locali del Resto del Carlino e del Corriere Adriatico.

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