Una situazione amplificata – precisa la Coldiretti – dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane. Prezzi, Coldiretti: pere al top con +29,6%, poi pasta e pesce. Con un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei prezzi al dettaglio tra i prodotti agroalimentari, E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti sui dati Istat relativi all’inflazione che vede sul podio…
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Ed è appunto su una situazione di questo genere che si sono riversati i maggiori costi di produzione. La crescita dei prezzi al dettaglio e dei costi di produzione sta mettendo in crisi l’intera filiera del cibo. Inflazione. Interventi diretti dello Stato per calmierare i prezzi e sostenere i bilanci delle aziende agricole, appaiono essere quasi irrinunciabili La questione, tuttavia, è che…
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Tra le prime vittime dei rincari ci sono i produttori di grano che quest’anno devono spendere 400 euro in più all’ettaro, dalla semina fino alla mietitura, secondo l’analisi Coldiretti. Anche il fosfato biammonico Dap è raddoppiato, da 350 a 700 euro a tonnellata, mentre prodotti di estrazione come il perfosfato minerale registrano aumenti superiori al 65%. La stangata interessa – rileva Coldiretti - il gasolio agricolo necessario per le operazioni colturali, aumentato di circa il 50%, e persino i concimi.
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Una situazione amplificata – precisa la Coldiretti – dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane. Con un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei prezzi al dettaglio tra i prodotti agroalimentari. La produzione di pere nel 2021 – sottolinea la Coldiretti – si è attestata a 276 milioni di chili contro i 770 milioni di chili di cinque anni fa, con una…
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Una situazione amplificata – precisa la Coldiretti – dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane. Il crollo del raccolto al minimo storico – continua la Coldiretti – è avvenuto per effetto dell’andamento climatico sfavorevole come le gelate primaverili che hanno messo a dura prova le coltivazioni e per gli attacchi di agenti patogeni e parassiti alieni, come la cimice asiatica.
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Tra le prime vittime dei rincari ci sono i produttori di grano che quest’anno devono spendere 400 euro in più all’ettaro, dalla semina fino alla mietitura, secondo l’analisi Coldiretti. Sulle tavole degli italiani si abbatte nel 2022 una tempesta perfetta che mette a rischio anche il piatto simbolo della cucina tricolore e della Dieta Mediterranea come gli spaghetti, olio e pomodoro. L`urea per esempio, che è fondamentale nella fase post-semina del grano, è passata da 350…
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Lo osserva Confindustria che ritiene che le misure messe in atto dal governo con il decreto Sostegni siano insufficienti. Pur avendo messo tutti i filtri necessari, potrebbe capitare di trovare qualche banner che desta perplessità Prezzi alimentari, Coldiretti: "Aumenti record per pere, pasta e frutti di mare causa rincari di energia e concimi e cambiamento climatico" – Il Fatto Quotidiano https://t.
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E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti in merito agli effetti del caro bolletta sul settore agroalimentare. di Palermomania.it | Pubblicata il: 22/01/2022 - 10:57:09 Letto 517 volte. Dall'aumento del 30% dei costi per produrre il grano per la pasta ai rincari del 12% per quelli dell'olio extravergine d'oliva, fino ai ritardi negli accordi di filiera sul prezzo del pomodoro riconosciuto agli agricoltori.
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Ad incidere sono il prezzo del carburante, praticamente raddoppiato nel giro di pochi mesi, il costo dell’energia e i rincari di vetro (+15%) e carta (+70%) necessari per imbottigliamento e confezionamento. A lanciare l’allarme è la Coldiretti in merito agli effetti del caro bolletta sul settore agroalimentare che complessivamente assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa 13,3 milioni di tonnellate di petrolio…
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Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici – sottolinea la Coldiretti – che hanno colpito l’intera filiera agroalimentare, dai campi all’industria di trasformazione fino alla conservazione e alla distribuzione Una situazione amplificata – precisa la Coldiretti – dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane.
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Si registrano poi ritardi significativi negli accordi di filiera sul prezzo del pomodoro riconosciuto agli agricoltori. In questo caso pesano, invece, i ritardi nella definizione di un accordo quadro per il 2022 fra produttori e industriali Situazione complicata anche sul fronte del pomodoro e della produzione di polpe, passate e sughi. A lanciare l’allarme sulle preoccupanti ripercussioni del caro bolletta sul settore agroalimentare è…
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Situazione complicata anche sul fronte del pomodoro e della produzione di polpe, passate e sughi Se, per esempio,, la pasta sugli scaffali dei supermercati subisce un aumento che oscilla intorno a questa percentuale. A lanciare l’allarme sulle preoccupanti ripercussioni del caro bolletta sul settore agroalimentare è Coldiretti. A impattare fortemente sono il prezzo del carburante, raddoppiato in pochi mesi, il costo dell’energia e i…
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“La stangata interessa – rileva l’associazione – il gasolio agricolo necessario per le operazioni colturali, aumentato di circa il 50%, e persino i concimi. Ma l’impennata dei prezzi energetici “riguarda anche l’alimentazione del bestiame e il riscaldamento delle serre per ortaggi e fiori e non risparmia neppure i costi di produzione dell’intera filiera agroalimentare” L’urea per…
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Il combinato disposto tra il rincaro dei costi energetici e l’impatto dei cambiamenti climatici condizionano pesantemente l’ offerta di un bene essenziale come il cibo sul quale, con la pandemia, si è aperto uno scenario di accaparramenti e speculazioni. Per la pasta ad esempio già si prevedono aumenti fino al 38% Secondo all’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat, tra dicembre 2020…
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La quale mette a rischio anche il piatto simbolo della cucina tricolore e della Dieta Mediterranea come gli spaghetti, olio e pomodoro. Fino ai ritardi negli accordi di filiera sul prezzo del pomodoro riconosciuto agli agricoltori per l’avvio della coltivazione, sulle tavole degli italiani si abbatte nel 2022 una tempesta perfetta. Dall’aumento del 30% dei costi per produrre il grano per la pasta ai rincari del 12% per quelli dell’olio extravergine d’oliva.
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L`urea per esempio, che è fondamentale nella fase post-semina del grano, è passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). Questo connubio avrà importanti risvolti per il Paese in termini di sostenibilità ambientale ed economica per la valorizzazione del territorio” La stangata interessa – rileva Coldiretti – il gasolio agricolo necessario per le operazioni colturali, aumentato di circa il 50%, e persino i concimi.
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In difficoltà – continua la Coldiretti – anche i produttori di olio extravergine d’oliva sui quali si abbatte la scure dei rincari con un aumento complessivo del 12% dei costi medi di produzione, secondo Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. L`urea per esempio, che è fondamentale nella fase post-semina del grano, è passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). In mancanza dell’intesa sui prezzi le imprese agricole non possono c permettersi di programmare alla cieca l’avvio delle…
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L`urea per esempio, che è fondamentale nella fase post-semina del grano, è passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). Tra le prime vittime dei rincari ci sono i produttori di grano che quest’anno devono spendere 400 euro in più all’ettaro, dalla semina fino alla mietitura, secondo l’analisi Coldiretti. Iscriviti alla newsletter di Agricultura.it Iscriviti alla newsletter di Agricultura.
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In difficoltà – continua la Coldiretti – anche i produttori di olio extravergine d’oliva sui quali si abbatte la scure dei rincari con un aumento complessivo del 12% dei costi medi di produzione, secondo Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. Tra le prime vittime dei rincari ci sono i produttori di grano che quest’anno devono spendere 400 euro in più all’ettaro, dalla semina fino alla mietitura, secondo l’analisi Coldiretti.
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L`urea per esempio, che è fondamentale nella fase post-semina del grano, è passata da 350 euro a 850 euro a tonnellata (+143%). In difficoltà – continua la Coldiretti – anche i produttori di olio extravergine d’oliva sui quali si abbatte la scure dei rincari con un aumento complessivo del 12% dei costi medi di produzione, secondo Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. In mancanza dell’intesa sui prezzi le imprese agricole non possono c permettersi di programmare alla cieca l’avvio delle operazioni…
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5. Salvini: " Continueremo a dare voce alle imprese". Dal Governo si è fatto un primo passo ma bisogna dire che servono immediatamente altri 30 miliardi almeno". Il leader della Lega Matteo Salvini ha detto: " Continueremo a dare voce a famiglie, artigiani e imprese perchè il costo dell'energia è una autentica emergenza nazionale. Dal Governo si è fatto un primo passo ma bisogna dire che servono immediatamente altri 30 miliardi almeno"
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Una situazione che mette a serio rischio i consumi delle famiglie, che potrebbero crollare nel 2022 come conseguenza del caro vita” Nel 2021 i prezzi dei generi di prima necessità sono cresciuti a dismisura. L’inflazione a +3,9% determina una stangata media, considerata la totalità dei consumi di una “famiglia tipo”, pari a +1.198 euro annui. Per comprare quello che un anno fa compravi con 20 euro, adesso…
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“La produzione di pere nel 2021 - sottolinea la Coldiretti - si è attestata a 276 milioni di chili contro i 770 milioni di chili di 5 anni fa, con una riduzione del 64%. Una situazione amplificata - precisa la Coldiretti - dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane”. “Sulla difficile situazione dal punto di vista produttivo si sono abbattuti i rincari energetici -…
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Un’analisi Coldiretti sui dati Istat relativi all’inflazione mette sul podio dei rincari anche la pasta (+10,8%) e i frutti di mare (+9,8%) con il caro energia che impatta sul gasolio per rifornire i pescherecci a rischio di rimanere in banchina. Con un aumento record dei prezzi del 29,6% sono le pere a far registrare di gran lunga il maggior aumento dei listini al dettaglio tra i prodotti agroalimentari.
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Sono i prodotti alimentari che hanno risentito di più del caro prezzi tra dicembre 2020 e dicembre 2021 secondo l’analisi di Coldiretti sulla base dei dati Istat. Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Il prezzo delle pere è aumentato in un anno del 30%, quello della pasta e del pesce rispettivamente del 10,8 e del 9,8%. La produzione agricola e quella alimentare in Italia, secondo l’associazione, assorbono oltre il 11% dei consumi energetici industriali totali per circa…
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Una situazione amplificata – precisa la Coldiretti – dal massiccio ricorso all’importazione di pere dall’estero con il consistente rischio che vengano spacciate per pere italiane Non accenna a smorzarsi l’inflazione da record che a dicembre, secondo quanto rilevato dall’Istat, è aumentata del 3,9% su base annua confermando la stima preliminare con effetto a catena sul carrello della spesa con una cora all’insù dei prodotti alimentari e bevande analcoliche (che passano da +1,5% a +2,9%).
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La lodevole iniziativa è stata realizzata grazie alla collaborazione tra Coldiretti Torino, l’Amministrazione comunale del capoluogo e il Sermig. “In questo momento Coldiretti Torino vuole essere vicina alle famiglie più colpite da questo periodo difficile In questi giorni l’associazione sta distribuendo alle famiglie in difficoltà pacchi della solidarietà contenenti prodotti alimentari e cibo di filiera italiana.
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