Italia, Portogallo, Slovacchia, Bulgaria e Romania vogliono ritardare di cinque anni il piano dell'Unione Europea per vietare la vendita di nuove auto a benzina e diesel dal 2035. E inoltre per questi autoveicoli anche di ripristinare il meccanismo per assicurare una distribuzione equa degli sforzi per ridurre le emissioni tra i produttori Cosa chiedono Italia, Bulgaria, Portogallo, Romania e Slovacchia.
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Una norma già apostrofato “salva Stellantis”, sicché la multinazionale detiene un market share del 21 per cento a livello continentale nel settore Adesso, invece, si infila l’elmetto in testa, pronta a combattere, anche in nome di Fiat e Ferrari. Di conseguenza, ha chiesto un rinvio al 2040 come data di abbandono dei mezzi a benzina o gasolio. Fin qui pure l’Italia non si era particolarmente esposta contro la decisione.
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Tra queste quella del ministro PD Orlando che, di fatto, ha difeso senza esitazione la tabella di marcia “proposta” dal Parlamento Europeo Si tenta la deroga. La proposta approvata dal Parlamento Europeo a inizio giugno prevede lo stop alla vendita di mezzi con motori diesel e benzina entro il 2035. “Il problema è banalmente di maggioranza”, ha detto Cingolani. “Una decina di Paesi - ha aggiunto Cingolani con l’appoggio di Giorgetti - è sulla posizione del phase out al 90%.
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di Giorgio Ursicino. Auto, stop alle termiche nel 2035: l'Italia, allineata a Bulgaria, Romania, Slovacchia o Portogallo, chiede il rinvio di Giorgio Ursicino. Il governo italiano sembra prendere molto sul serio il passaggio al Consiglio Europeo della transizione energetica e, in particolare, dello stop totale della vendita di auto endotermiche dal 2035. Di introdurre qualche forma di gradualità la speranza c’è, se si allarga il…
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Vediamo ora quali sono i Paesi Membri UE che condividono il medesimo pensiero che andrà ad esprimere l’Italia martedì in Parlamento Europeo Con il via libera dell’Unione Europea, dal 2035 in tutti i paesi membri dell’Unione non sarà più possibile vendere auto che avranno come carburante la benzina, il diesel o il gpl. L’obiettivo della mozione è quello di abbassare dal 100% al 90% la percentuale di auto che andrà a carburante non inquinante entro il 2035.
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In un documento diffuso tra gli Stati Ue, i cinque paesi hanno chiesto invece una riduzione del 90% delle emissioni di Co2 delle auto entro il 2035 e del 100% entro il 2040. I veicoli commerciali leggeri, secondo questi paesi, dovrebbero raggiungere una riduzione di Co2 dell'80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040, invece della riduzione del 100% entro il 2035 proposta dalla Commissione. Un divieto più tardivo impedirebbe quindi alla Ue di…
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Che questo fosse un Governo non particolarmente sensibile alle questioni climatiche si era già abbondantemente capito. I Migliori avevano già deciso di assecondare gli industriali e di allearsi a Paesi come Bulgaria, Romania e Slovacchia per dare il corpo mortale alla Transizione ecologica Non tutti i ministri hanno espresso identica posizione. Le conferme non mancano. Ma si è trattato poco più di una pantomima quella che si è tenuta al Mise.
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Anche il governo italiano vuole temporeggiare sulla transizione green. A livello europeo si sta allargando il fronte dei paesi che chiedono un passaggio più graduale verso il green Questa volta a dirlo è il Ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti, durante una tavola tonda con il governo, le aziende del settore e i sindacati. Addio alle auto a motore endotermico a partire dal 2035? Dopo la Germania, anche l'Italia inizia a mostrare scetticismo sulla…
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ITALIA PROPONE RINVIO STOP A BENZINA E DIESEL AL 2040? Veicoli commerciali leggeri. – entro il 2030: riduzione delle emissioni di CO2 del 45%;. – entro il 2035: riduzione delle emissioni di CO2 dell’80%;. – ed entro il 2040, riduzione delle emissioni di CO2 del 100%. STOP AUTO BENZINA E DIESEL DAL 2040: I CONTENUTI DELLA PROPOSTA. E dalle parole sembra che si sia effettivamente passati ai fatti leggendo i contenuti della bozza nella quale l’Italia sostiene la proposta di Bulgaria, Romania, Portogallo e…
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.e Ferrari. L’iniziativa italiana è inoltre mirata a ottenere deroghe sulle produzioni ‘di nicchia’, ovvero sulle case automobilistiche che producono poche auto ma di lusso. L’Italia oggi presenterà ai tavoli diplomatici Ue un documento che chiede il rinvio al 2040 del divieto di vendita dei veicoli a benzina e diesel. Lo stop alle auto inquinanti è stato fissato al 2035 dalla proposta della Commissione che ha già incassato il sostegno del…
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La proposta è circolata all’interno del Coreper, il Comitato dei rappresentanti permanenti dei governi degli Stati Ue. Diversa la posizione Stellantis che, prendendo atto delle direzione europea indicata all’industria dell’auto, pochi giorni fa ha manifestato il suo dissenso abbandonando l’Acea (European Automobile Manufacturers Association) sottolineando la sua scarsa capacità di fare azione di lobby In un documento che è stato fatto circolare in vista di questo appuntamento - e che la redazione di Money.
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Tale prolungamento è stato richiesto anche dall’Italia, per salvaguardare i produttori di nicchia del settore. La norma sullo stop delle auto inquinanti era prevista per il 2035 ma alcuni paesi chiedono lo slittamento al 2040. Infine, si chiede l’introduzione di un metodo che prenda in considerazione i contributi dei combustibili rinnovabili per rispettare i target di riduzione delle emissioni La norma sullo stop delle auto inquinanti infatti, dovrebbe essere introdotta nel 2035…
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L'Italia ha proposto, in vista della riunione del Consiglio dell'ambiente Ue, di posticipare lo stop delle auto endotermiche dal 2035 al 2040. Lo stop delle auto endotermiche nel 2035 ha portato preoccupazione alle case automobilistiche, ai paesi e soprattutto ai cittadini. L’obiettivo dell’Italia è quello di ottenere delle modifiche al testo sui veicoli commerciali, i biocarburanti e le produzioni di nicchia A Bruxelles, a quanto pare, alcuni paesi tra cui l’Italia insieme a Bulgaria, Portogallo…
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Ma Orlando frena: «Possiamo chiedere più risorse per mantenere la tabella di marcia, ma mi sembra molto difficile sovvertirla, questo è un comparto che affronta una transizione difficile, il tema è: la transizione dà benefici a tutta l’Ue, ma i costi sono diversi, si deve lavorare per far sì che questi costi stiano ripartiti adeguatamente». Va bene la transizione ecologica ed energetica, ma attenzione, dice il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo…
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L’Italia è pronta a frenare sullo stop alla vendita delle auto diesel e benzina al 2035. Anche all’interno della maggioranza c’è chi si dice contrario a questo appello, come i Cinque Stelle che ritengono assurda una deroga al 2035 ma dall’altro lato ci sono le case automobilistiche e la filiera che chiedono unite a gran voce un intervento deciso In particolare l’Italia si è concentrata su alcune categorie e alcuni punti della proposta dalla Commissione Ue appoggiata dall’Europarlamento, come ad esempio veicoli…
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Il governo italiano sembra prendere molto sul serio il passaggio al Consiglio Europeo della transizione energetica e, in particolare, dello stop totale della vendita di auto endotermiche dal 2035. Di introdurre qualche forma di gradualità la speranza c’è, se si allarga il pacchetto dei paesi scettici di fronte alla rivoluzione. Ieri, per trovare una posizione più sostenibile e condivisa possibile in sede comunitaria, si è riunito…
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Restano, però, forti resistenze, tra cui quelle di Italia e Germania. Il 28 giugno, data fissata per la riunione del Consiglio Ue Ambiente, si avvicina e a surriscaldarsi è anche il clima all'interno dei governi. La causa: il blocco, in un porto cinese, degli strumenti per produrre batterie, problema che tocca maggiormente la fabbrica americana A proposito di auto elettriche, i nuovi impianti di Tesla ad Austin (Texas) e a Berlino (Germania) stanno «perdendo miliardi di dollari».
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E poi il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, che sembra avere un approccio pragmatico. Una percentuale però ancora molto lontana dal 26% della Germania, dal 18,6% del Regno Unito e dal 18,3% della Francia. La Uilm sottolinea come l'Italia abbia già accumulato troppo ritardo, proponendo incentivi all'acquisto di auto elettriche e la creazione di una Agenzia degli approvvigionamenti.
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L’Italia si e’ associata all’iniziativa con l’obiettivo specifico di ottenere modifiche al testo sotto esame sui veicoli commerciali, i biocarburanti e le produzioni di nicchia. Per i veicoli commerciali leggeri, una diminuzione delle emissioni del 45% entro il 2030, dell’80% entro il 2035 e del 100% entro il 2040 Riguardo le auto, i 5 Paesi chiedono una riduzione delle emissioni di CO2 del 90% entro il 2035 e del 100% entro il 2040.
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Una strada tutta in salita perché ad oggi la maggior parte degli Stati è pronta a confermare le norme varate dalla Commissione e votate dal Parlamento con lo stop alla vendita nel 2035 ’Italia chiede cinque anni di vita in più per le auto a benzina e diesel, ma con emissioni al minimo, e di modificare altre norme del pacchetto che riguarda la mobilità.
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L’obiettivo sarebbe far scendere il target di riduzione di CO2 delle auto dal 100 al 90%. Ma era quello di Cingolani, davanti a una quarantina di partecipanti tra associazioni di settore e sindacati, l’intervento più atteso. Però intanto bisogna fornire i dati e cercare di convincerli che ci sono diversi metodi paralleli per raggiungere l’obiettivo primario». Ascolta la versione audio dell'articolo.
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