Lo statuto di Generali fissa a 13 il numero minimo dei membri. Eppure il guardiano di Piazza Affari dovrebbe esprimersi di fronte a una società vigilata, spaccata tra il gruppo di controllo che fa riferimento e Mediobanca e quello dei pattisti Caltagirone-Del Vecchio Una scelta che qualcuno fa notare potrebbe irritare alcuni dei fondi internazionali, ma che non si può escludere. Il silenzio di Consob & C non è d’oro.
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Leggi. Più dividendi e trasformazione digitale, Donnet vara il nuovo piano Generali. Generali: sembra una lotta senza fine quella tra Mediobanca maggior azionista e i pattisti Caltagirone, Del Vecchio e Fondazione Crt. Equita ieri ha confermato la valutazione hold e target price di 20,7 euro su Generali. Da segnalare che, in tutto, il patto detiene una quota pari al 16,133% del capitale di Generali, rispetto al 17,22% di…
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I pattisti sono sempre più vicini a Mediobanca, che detiene il 17,25%, primo azionista del Leone. IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DI GENERALI. Gabriele Galateri di Genola, presidente di Generali, ha dichiarato: “Sono profondamente dispiaciuto per la decisione presa da Bardin. Doppia furbata di Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio per infastidire Mediobanca nella definizione dei nuovi vertici di Assicurazioni Generali
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Si tratta della partita per il controllo di Generali entrata nel vivo. Sembra di assistere a una avvincente partita di scacchi, dove ogni mossa è calcolata con estrema attenzione e nulla è lasciato al caso. Un Patto parasociale, quello di Generali, che è composto da Caltagirone, Delfin e Crt, che detiene il 16% circa del Leone di Trieste. La reazione Gabriele Galateri di Genola. Immediata la reazione del presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola.
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Si intensifica lo scontro per il controllo di, la più grande compagnia assicurativa italiana. Anche in questo caso, come aveva fatto giovedì scorso dopo le dimissioni di Caltagirone, il presidente di Assicurazioni Generali, Gabriele Galateri di Genola, ha difeso la condotta del Cda: «Esprimo rammarico per la decisione assunta dal dott. A decidere l'esito saranno i grandi fondi e i piccoli investitori di Generali, che hanno rispettivamente il 34,7% e il 22,6% delle azioni della compagnia assicurativa Leonardo Del…
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I consiglieri hanno iniziato il confronto nel primo pomeriggio. Il disimpegno dal Cda consente però a Del Vecchio e Caltagirone di rastrellare altre azioni in silenzio di Poste Italiane Del Fante sarebbe il nome su cui punta con più decisione il duo Del Vecchio- Caltagirone. Dall’altro ci sono appunto Caltagirone e Del Vecchio insieme a Fondazione Crt con un pacchetto di azioni del 16% circa. Riunione calda, iniziata nel primo pomeriggio e…
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Sarà il board, al momento riunito, che dovrà eventualmente decidere se cooptare due nuovi consiglieri e integrare il comitato nomine e in che tempi farlo. Nel tempo, infatti, Sabrina Pucci è sempre stata associata all’ente torinese Le indiscrezioni, che al momento non trovano conferma, chiamano in causa Sabrina Pucci. Ascolta la versione audio dell'articolo. 2' di lettura. Voci di nuove dimissioni in casa Generali.
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Dall’altra parte c’è il socio storico di riferimento, Mediobanca, che ha il 12,8% del capitale e da sempre ha un peso determinante nella scelta dei vertici, anche perché dai dividendi di Generali deriva circa un terzo degli utili della banca d’affari Due tra i principali imprenditori italiani, Francesco Gaetano Caltagirone (Cementir, Caltagirone Editore) e Leonardo Del Vecchio (EssilorLuxottica ma anche Mediobanca e Unicredit), azionisti…
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Dopo Francesco Gaetano Caltagirone, anche Romolo Bardin, ad di Delfin, nonché braccio destro di Leonardo Del Vecchio, ha presentato le sue dimissioni dal cda del gruppo assicurativo. Anche l’uomo di Leonardo Del Vecchio si dimette dal cda di Generali. Continuano i movimenti in casa Generali. Caltagirone, Bardin, Del Vecchio e Generali. La mossa di Romolo Bardin, uomo di fiducia di Leonardo Del Vecchio (diventato l’uomo più ricco d’Italia con un patrimonio di 35 miliardi di dollari) arriva in un…
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Nel frattempo, potrebbero non mancare soprese: l'uscita dal cda da parte di Caltagirone e Delfin permetterà ai due soci di rafforzarsi con più facilità nel capitale Generali, senza dover rispettare i black period e senza dover comunicare ogni singola operazione di shopping. La lista del cda, guidata dall'ad Philippe Donnet, sarà deliberata dal cda del 14 marzo dopo una prima sfoltita giù a metà febbraio.
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Ci vorrà ancora un mese per arrivare a una rosa ristretta di candidabili (la «short list») e poi, a marzo, la lista definitiva. La conseguenza immediata delle dimissioni di Bardin è che anche Del Vecchio — come Caltagirone — ha adesso le mani libere per comprare altre azioni Generali Il consiglio potrebbe discutere dei contenuti delle accuse di Caltagirone e Bardin. Le accuse di Bardin La mossa dei due ex consiglieri di Generali va nella stessa direzione, tanto che non ha…
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Sulla carta avrebbe dovuto affrontare solo la long list, ossia valutare il curriculum di oltre una ventina di candidati destinati a vestire i panni di futuri amministratori del Leone di Trieste. Ascolta la versione audio dell'articolo. 3' di lettura. Il consiglio di amministrazione delle Generali, convocato per il primo pomeriggio di oggi, avrà parecchio di cui discutere. Le dimissioni, rumorose, del vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone e ieri del consigliere Romolo Bardin…
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Intanto oggi il cda di Generali vaglierà un rosa di 25 nomi, che a metà febbraio si ridurrà a una dozzina Se si contasse anche la quota Generali indirettamente posseduta via Mediobanca, Caltagirone e Del Vecchio insieme avrebbero il 17,6% di Trieste e il 18,6% dei diritti di voto. Del Vecchio e Caltagirone non hanno investito solo in Generali ma sono anche i maggiori azionisti di Mediobanca. I soci industriali, che tra Mediobanca e Generali hanno investito 8 miliardi, hanno…
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Ma intanto il patto dei soci privati con Fondazione Crt può salire quasi al 20% del Leone senza che il mercato lo sappia Generali, l'affondo finale di Caltagirone e Del Vecchio per il controllo di Laura Galvagni 17 gennaio 2022. I due imprenditori fuori dal board. La compagnia affila le armi per rispondere e prepara la lista.
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Come già a valle delle dimissioni di Caltagirone, il presidente di Generali, Gabriele Galateri di Genola, ha difeso l’operato della società Dopo quelle di Francesco Gaetano Caltagirone arrivano le dimissioni di Romolo Bardin, ad della Delfin di Leonardo del Vecchio. Il consigliere indipendente ha motivato la decisione riferendosi «alle modalità operative e ad alcune scelte del consiglio» in particolare attinenti «al processo di formazione delle liste.
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S/Stefano Rellandini. di Stefano Bernabei e Claudia Cristoferi e Gianluca Semeraro. MILANO (Reuters) -A pochi giorni dalle dimissioni del vicepresidente Francesco Gaetano Caltagirone, anche Romolo Bardin, rappresentante dell'azionista Leonardo Del Vecchio, ha comunicato che lascerà il board di Generali (MI: ). Nella nota il presidente di Generali Gabriele Galateri ha espresso il suo "rammarico". Giovedì scorso Caltagirone, secondo azionista della compagnia con l'8% circa, ha annunciato le…
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che. (RADIOCOR) 17-01-22 11:13:43 (0233)NEWS,ASS 3 NNNN Gli obblighi di comunicazione dei cosiddetti internal dealing restano soltanto per Fondazione CrT, che oggi e' all'1,538% ma comunque avrebbe in programma di salire al massimo al 2% (la prima soglia Consob e' il 3%). ***Generali: con addio Bardin il patto puo' superare "in silenzio" Mediobanca. Puo' acquistare azioni fino al 20% senza dichiararlo (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 17…
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Una tesi respinta con decisione dal presidente Galateri che ha rivendicato la correttezza della scelta e dell’iter di selezione. Da qui la spinta di Caltagirone perché il board uscente non presentasse una propria lista. Le possibili azioni legali La procedura in Generali per la formazione della lista continua. Il Leone di Trieste autonomamente ha modificato la procedura di preparazione della lista, per superare le criticità evidenziate da Consob nella consultazione.
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Le dimissioni di Bardin fanno seguito a quelle di Caltagirone, primo azionista privato con oltre l'8% delle Generali, annunciate le scorsa settimana APPROFONDIMENTI IL TEMA Generali, Caltagirone si dimette dal cda: «Palesemente. Bardin è amministratore delegato di Delfin, la holding di Leonardo Del Vecchio che è parte del patto parasociale stipulato con Caltagirone e Fondazione CRT, e che detiene una quota del capitale sociale di Assicurazioni Generali pari al 6,618%.
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Un silenzio che, anche su questo fronte, può essere sintomo della debolezza complessiva della politica nel pilotare l’Azienda-Paese Proprio per questo non è mai accaduto che politica e poteri pubblici si mostrassero disintereressati agli eventi attorno al Leone. Si vede costretto a mosse plateali ansioso di tirare dalla sua grandi soci incerti come Edizione (Benetton) o De Agostini? Può il Governo italiano contrastare due grandi player italiani di livello internazionale, che stanno…
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Dopo il “clamore” generato dalle rumorose dimissioni del vice presidente Francesco Gaetano Caltagirone, che in una missiva molto dura inviata al board ha messo nel mirino governance, consiglieri indipendenti e soci della compagnia, i fronti opposti, da un lato Mediobanca e il consiglio, e dall’altro i pattisti, sono tornati a lavorare sulle rispettive priorità: entrambi devono definire i candidati al cda e il patto, a cui oltre Caltagirone 3' di lettura.
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La decisione di Bardin è stata commentata dal presidente della compagnia, Gabriele Galateri di Genola, nel comunicato che dà notizia delle dimissioni dal Cda del rappresentante di Leonardo Del Vecchio: "Esprimo rammarico per la decisione assunta dal dott. ontinuano i movimenti ai piani alti delle Generali, dove l'asse Caltagirone-Del Vecchio sta organizzando le mosse per sfidare il blocco Mediobanca in vista del rinnovo dei vertici della compagnia nell'assemblea di primavera.
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Bardin, amministratore delegato della Delfin di Leonardo Del Vecchio, ha motivato le proprie dimissioni, che seguono quelle di Francesco Getano Caltagirone «riferendosi alle modalità operative e ad alcune scelte del Consiglio e dei Comitati a cui partecipa, con particolare riguardo anche al processo di formazione della lista del Cda». Di solito le liste espresse dai cda piacciono agli investitori istituzionali, e sono la norma per le aziende globali Il loro intento è…
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Bardin era consigliere indipendente e membro dei Comitati per le Nomine e la Remunerazione, per gli Investimenti, per le Operazioni strategiche e per le Operazioni con Parti Correlate. Il consigliere Bardin - sottolinea una nota di Generali - ha motivato le proprie dimissioni riferendosi alle modalita' operative e ad alcune scelte del consiglio e dei comitati a cui partecipa, con particolare riguardo anche al processo di formazione della lista del cda.
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