La donna non ha mai denuciato il figlio, nella speranza che potesse prima o poi capire in che situazione si fosse messo e la smettesse di bere. Così non è stato. La donna ha deciso di confidarsi con i Carabinieri di Vigliano e per il figlio e stato emessso un provvedimento di custodia cautelare in carcere,. Il figlio violento ha patteggiato davanti al giudice dell’udienza preliminare una pena tdi un anno, 4 mesi e dieci giorni di reclusione con la condizionale Arrestato l’ uomo di 47 anni che per anni ha picchiato la madre in preda ai…
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Appesa a una corda sospesa nel vuoto, a 80 metri di altezza: pronta a buttarsi, travolta dalla disperazione. Mi sono sentita veramente utile nel fare questo lavoro e orgogliosissima di averla aiutata", ha raccontato la carabiniera all’agenzia Adnkronos. A quel punto si è sbloccata la sua situazione psicologica, mi ha parlato di sé, dei suoi problemi, principalmente economici" Una donna, domenica mattina, minacciava il suicidio dal ponte tibetano di Perarolo di…
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Una sentenza che ha portato Katalina a prendere Alex, il passeggino, qualche giocattolo, pochi ricambi e una bella coperta bianca con gli animaletti e a scappare dall'Ungheria in Italia. Dove Katalina è entrata con il bimbo alle 12 ed è uscita alle tre: le prove di quanto accaduto sono tutte lì La sentenza. Ma il peggio per Katalina arriva nelle righe successive, in cui il giudice ha deciso come organizzare il suo futuro rapporto con il bambino.
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Quindi i carabinieri, con l'aiuto anche del Ris, stanno cercando un'altra eventuale arma oltre a ogni traccia utile nell'area intorno a via Molise. Qui i carabinieri italiani avevano identificato due volte la madre. Al posto della ricerca internazionale hanno inserito quella nazionale, pur sapendo che la madre con il bambino fossero già in Italia. Giovedì 7 Ottobre 2021, 11:20 - Ultimo aggiornamento: 11:51.
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Sul posto è giunto anche il personale medico del 118 che ha medicato la donna. La donna era "colpevole" di aver chiesto al figlio la restituzione del telefono cellulare che le era stato sottratto. La donna ha denunciato di essere vittima da anni di violenze e aggressioni da parte del figlio. I carabinieri sono intervenuti arrestando il 38enne. Picchiata dal figlio se si rifiutava di dargli i soldi che avrebbe usato per comprarsi la droga.
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Martina Pigliapoco è riuscita a rimanere in contatto tramite cellulare con un mediatore professionista che l’ha guidata tramite messaggi su Whatsapp. Arrivata in prossimità della donna che stava per buttarsi dal ponte, Martina ha dovuto rallentare, addirittura sedersi. Racconta Martina Pigliapoco del momento della svolta su quel ponte:. Ha detto molte cose, mi ha confidato le sue preoccupazioni, i suoi problemi, piangeva e si disperava.
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il caso. Colpa dell’alcolismo: figlio violento di 47 anni prima arrestato poi condannato. E’ stato prima arrestato e nei giorni scorsi condannato. Ogni volta che l’uomo, 47 anni, usciva di casa e beveva un bicchiere di troppo, per la donna iniziavano i momenti di terrore. Nei giorni scorsi, il figlio violento ha patteggiato davanti al giudice dell’udienza preliminare una pena tutto sommato lieve di un anno, 4 mesi e dieci giorni di reclusione con la condizionale.
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Tutto sembra andare per il meglio, sembra aprirsi la speranza di una rapida conclusione positiva della vicenda. Ma la donna, una madre di tre figli originaria del Trevigiano, si dice intenzionata a buttarsi. È urgente, c’è una donna che vuole buttarsi di sotto da un ponte tibetano di una strada forestale. Alla Centrale dei carabinieri arriva una telefonata da Perarolo di Cadore, nel Bellunese. Allora raccogliendo tutte le sue forze, ha infine…
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Bimbo rapito davanti a casa, la mamma: "E' stato suo padre, mio figlio piangeva". Un padre ha rapito il figlio di 5anni strappandolo dalle braccia della madre che lo stavaaccompagnando a scuola. La donna è una 26enne moldava che si era rifugiata inItalia anche per non avere più a che fare con l'uomo che già unavolta le aveva portato via il bambino. Ecco la videointervista di Cristiano Cadoni (video Bianchi) È accaduto nel quartiere San Lazzaro aPadova.
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Salvata dopo una trattativa di 4 ore. Il salvataggio è avvenuto lunedì mattina. L’eroica carabiniera ha raccontato a Repubblica di come ha convinto la mamma di tre figlie a non gettarsi dal ponte. È rimasta per 4 ore a parlare, a cercare un punto di contatto e alla fine l'ha trovato. La donna, madre di tre figli, aveva raggiunto il centro del ponte e minacciava di lanciarsi nel canalone sottostante, profondo 80 metri.
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Il Carabiniere, anche lei donna, ha iniziato a parlare con la donna che stava tentando il suicidio. È morta la giovane marines che teneva tra le braccia il bimbo Afghano Un suicidio sventato. Un intervento a dir poco provvidenziale quello che una militare dell’Arma è riuscita a fare, salvando una donna dal suicidio. Una donna voleva ammazzarsi non pensando ai suoi figli. Sotto, un precipizio profondo 800 metri.
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Tutto è finito: la donna rinuncia al suo progetto e torna sul ponte - Ufficio Stampa Carabinieri. Senza entrare nei particolari, da dove nasceva la disperazione di quella donna? Perché la signora non voleva che si avvicinasse nessuno, e io volevo darle il segnale che me sarei stata ferma. Però voleva solo me su quel ponte, ha allontanato tutti gli altri. Poi cosa è successo? Dopo la prima segnalazione ci siamo precipitati all’imbocco del sentiero che porta al ponte tibetano di…
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Un confronto di quasi 4 ore, che ha fatto leva quando la militare dell'Arma ha parlato alla donna dei suoi tre figli convincendola a desistere. Il salvataggio. La donna aveva già scavalcato le protezioni del ponte tibetano, con le gambe a penzoloni nel vuoto e impediva a chiunque di avvicinarsi. La giovane militare è riuscita ad avvicinarsi, e seduta sulla passerella ha instaurato un fitto dialogo con l'aspirante suicida.
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La giovane in servizio ha salvato una mamma di tre figli con problemi economici che aveva deciso di farla finita. Dopo un biennio in cui ho lavorato come operaia, ho vinto il concorso e così dopo un anno di scuola carabinieri sono arrivata qua Solo dopo, appena ha ripreso lucidità, mi ha ringraziato in tutti i modi, come anche la sua famiglia, e mi ha chiesto se fossi uno psicologa. di Silvia Santini Lunedì ha evitato che una donna, mamma di tre figli, si buttasse da un ponte tibetano, in provincia di Belluno, parlandoci per ore.
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Quando le ho chiesto se avesse famiglia, se ci fosse qualcuno che si prendeva cura di lei. A quel punto ho deciso di sedermi, senza fare movimenti bruschi, per tranquillizzarla e ottenere la sua fiducia. Le ho raccontato di me per cercare un punto che potesse interessarle, lei era sempre lì in quella posizione. Quando è tornata su era una persona lucida, e ha pensato subito alla sua famiglia» Le ho teso la mano e l’ho abbracciata forte.
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La donna, madre di tre figli, aveva raggiunto il centro del ponte e minacciava di lanciarsi nel canalone sottostante, profondo 80 metri. La madre ha scavalcato nuovamente il parapetto, si è riportata sul ponte ed è stata presa in cura dai soccorritori Una donna che minacciava il suicido, lanciandosi da un ponte tibetano nel bellunese, a Perarolo, è stata salvata dopo un dialogo di 4 ore da una carabiniera, in servizio nella stazione dell’Arma di San Vito…
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La carabiniera osimana si è avvicinata alla donna iniziando un contatto verbale e cercando di carpire i suoi problemi Il sindaco Pugnaloni: “Eroe osimano”. “Un eroe osimano. Martina ha salvato la vita di una mamma di tre figli che voleva farla finita lanciandosi dal ponte di tipo tibetano di una strada forestale nel comune di Perarolo. Una giovane carabiniera che salva una vita! E’ il commento del sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni, dopo l’impresa portata a termine ieri…
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La donna temeva di non farcela a pagare tutte le spese di casa e a garantire un futuro ai suoi figli. Ci sono volute più di tre ore e mezzo di trattativa per convincere la madre di tre figli a non commettere l'insano gesto. A quel punto Martina ha avuto l'intuizione di sedersi e iniziare a parlare con la donna. Approfondendo i legami con il marito e i figli la donna si è convinta a non buttarsi.
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Sono le parole in un filo di voce che mamma T. riferisce alla Dire disperata, a poche ore dal prelevamento del suo bambino, avvenuto con la forza pubblica. – “Lo hanno portato via di peso, dal portabagagli. Erano una decina di persone tra forze dell’ordine, assistenti sociali e mi hanno detto che in macchina c’era il padre. Ho cresciuto mio figlio, l’ho seguito, accudito, vestito e oggi non sono più una buona madre.
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La giovane carabiniere donna prende in mano la situazione. La carabiniera, a sinistra, con l’aspirante suicida. Le gambe a penzoloni, sul ponte tibetano di una strada forestale. I due, giunti sul posto, si inerpicano fino a raggiungere il ponte tibetano. La donna, raccogliendo tutte le sue forze, ha infine riscavalcato il parapetto, tornando sul ponte dove ha abbracciato la giovane donna che l’ha fatta desistere A bordo un graduato esperto e un giovane carabiniere donna, Martina…
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La donna non voleva parlare con nessuno, nemmeno con il carabiniere esperto di mediazione intervenuto sul posto. Così la carabiniera è riuscita a convincerla a tornare sui suoi passi e riabbracciare i suoi bambini Si è seduta sul ponte cercando di non farlo oscillare ed è riuscita a stabilire un contatto diretto di empatia totale. Sul posto è subito arrivata la pattuglia della compagnia di Cortina D’Ampezzo con un graduato esperto di mediazione e una giovane carabiniera.
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