La possibilità, per Donnet, è essere confermato in uno scenario di conflittualità permanente con una parte significativa dei grandi azionisti I CANDIDATI PER IL DOPO DONNET. Chi potrebbero essere i candidati del duo Caltagirone-Del Vecchio? Fatti, nomi, numeri, rumors e scenari. Si scalda sempre più la guerra di potere per le Assicurazioni Generali. Non è un mistero che Del Vecchio e Caltagirone…
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A quel punto, si vedrà se il duo Del Vecchio-Caltagirone deciderà di presentare una propria lista o se potrebbe accontentarsi di ottenere la definizione di un direttore generale. Il neonato patto parasociale esclude espressamente, invece, impegni circa l'esercizio di un controllo congiunto sulla compagnia e forme di influenza sulla gestione Patto parasociale tra la Delfin di Del Vecchio e oltre una dozzina di società del gruppo Caltagirone sul 10,95% circa del capitale di Generali «in vista dell'assemblea che sarà chiamata, fra l'altro…
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Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati i salda con un patto di sindacato sul 10,948% del capitale sociale di Generali l'asse tra Francesco Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, rispettivamente secondo e terzo azionista del Leone di Trieste dopo Mediobanca. L'occasione per esprimere un nuovo management quindi, ma anche per un cambio di passo nella. Un accordo che guarda all'assemblea della prossima primavera, chiamata ad approvare il bilancio 2021 e a rinnovarne…
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L'autunno bollente della finanza italiana comincia con dieci giorni di anticipo sul calendario. A dar fuoco alle polveri Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, due Grandi Vecchi - forse gli ultimi - della razza padrona di casa nostra. Ieri mattina hanno annunciato che sono sullo stesso fronte nella battaglia per le Generali e che fino all'assemblea del prossimo aprile, che dovrà decidere i vertici della compagnia assicurativa, si parleranno spesso e volentieri, visto che si sono appena legati in un "patto di…
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i salda con un patto di sindacato sul 10,948% del capitale sociale di Generali l'asse tra Francesco Caltagirone e Leonardo Del Vecchio, rispettivamente secondo e terzo azionista del Leone di Trieste dopo Mediobanca. L'occasione per esprimere un nuovo management quindi, ma anche per un cambio di passo nella. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati Un accordo che guarda all'assemblea della prossima primavera, chiamata ad approvare il bilancio 2021 e a rinnovarne il…
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I due azionisti, che controllano il 10,9% del Leone, si sono alleati per contestare la governance: «Serve una gestione più profittevole». Il cda scade ad aprile 2022. Martedì riunione fra i consiglieri non esecutivi.Tanto tuonò che piovve. A Trieste non soffia la bora ma la strana coppia di arzilli
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Danno atto al manager di aver lavorato per rendere più solide e profittevoli le Generali. Perché è evidente che gli imprenditori risponderanno alla scelta del cda mettendo a punto un proprio elenco di candidati. E a quel punto gli investitori saranno chiamati a decidere se sostenere Mediobanca e il board o Del Vecchio e Caltagirone. Tanto più perché a quel punto il confronto si sposterà su un altro terreno: convincere il mercato ad appoggiare l’una piuttosto…
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L’auspicio, una calda raccomandazione, è che non venga messo in discussione il controllo di capitali italiani sulle Generali. Loading. Un numero, in particolare, è significativo: oltre 6 miliardi di euro, l’investimento complessivo di Francesco Caltagirone, Leonardo Del Vecchio e dei Benetton in azioni Generali e Mediobanca. La richiesta della cordata italiana, a fronte d’investimenti così elevati, è di contare nella gestione, sia di Mediobanca sia di Generali.
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La decisione di ufficializzare il patto evidenzia la spaccatura del cda a ridosso dal board del 27 settembre che, in teoria, dovrebbe dare il calcio di inizio ai lavori per la lista del cda. È troppo presto per capire se si tratti di una dichiarazione di guerra o di sola pressione per arrivare a un compromesso. Ma a Del Vecchio e Caltagirone non basta. Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio ieri hanno spiazzato Piazza Affari e rimescolato le carte in tavola con l'annuncio della costituzione di un patto di consultazione su…
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I due soci del Leone hanno appena annunciato un patto che mette insieme il 10,95% del gruppo triestino. Nella squadra avversaria c’è Mediobanca. E sugli spalti a fare il tifo per loro ci sono i Benetton
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I due imprenditori hanno vincolato all’accordo la totalità delle azioni del Leone detenute, pari al 10,948% del capitale sociale di Generali. TRIESTE. Francesco Gaetano Caltagirone e Leonardo Del Vecchio hanno stipulato un patto di consultazione in vista dell’assemblea delle Generali, che la prossima primavera sarà chiamata ad approvare il bilancio del Leone e a rinnovarne il Cda. L’accordo arriva dopo giorni di arrotondamenti delle rispettive partecipazioni societarie, operazioni che hanno portato…
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Un'informazione che circola in ambienti ben informati e che potrebbe riguardare in particolare sia la famiglia Benetton (che del Leone detiene il 3,97%) sia la Fondazione Crt (azionista con l'1,8%), che già in passato sono sembrate avere posizioni vicine ai due imprenditori. Se la mossa venisse confermata i soci aderenti al patto, pronti a chiedere discontinuità nella compagnia in vista della scadenza del consiglio della prossima primavera, a partire dal group ceo Philippe Donnet…
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Tornando a Generali, oggetto della contesa è chiaramente il rinnovo del board della prossima primavera e, in particolare, la poltrona dell'amministratore delegato oggi occupata da Philippe Donnet. Da oggi sulla governance di Generali si gioca una partita a carte scoperte. Pur su posizioni diverse, i due grandi soci privati sono determinati a imprimere un cambio di rotta alla compagnia. Attorno al vertice di Generali si è aperto un confronto che negli ultimi mesi ha assunto toni accesi.
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Del Vecchio-Caltagirone, gli imprenditori con l'ambizione di fare del Leone il leader in Europa di Sara Bennewitz. (ansa). I due industriali provengono da settori diversi, ma hanno consolidato il loro rapporto dopo aver investito nella compagnia di Trieste e ora chiedono un cambio di management e acquisizioni per sfidare i colossi Axa e Allianz
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Il patto di consultazione tra Caltagirone e Del Vecchio è stato sottoscritto per quest'ultimo dalla Delfin, holding lussemburghese dell'imprenditore degli occhiali, e da una serie di società del primo. Le società dei due imprenditori "hanno convenuto di consultarsi", si spiega "al fine di meglio ponderare i rispettivi autonomi interessi rispetto a una più profittevole ed efficace gestione" della compagnia triestina Al…
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I due imprenditori, che nei giorni scorsi hanno ulteriormente arrotondato le proprie quote nella compagnia, arrivando rispettivamente al 6,02% e al 4,92%, hanno stipulato un patto di consultazione. Una mossa che arriva in una fase cruciale per il vertice triestino, con l'assemblea della prossima primavera che sarà chiamata a rinnovare l'intero consiglio di amministrazione giunto a naturale scadenza.
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«Resta fermo che le parti - si legge nell'estratto - mantengono piena autonomia rispetto alle decisioni da assumere in vista e nel corso dell'Assemblea, ivi incluso per quanto concerne l'esercizio del diritto di voto». Lo si legge nell'estratto del patto di consultazione pubblicato su Il Messaggero. Sabato 11 Settembre 2021, 09:17 - Ultimo aggiornamento: 09:23. Le società del gruppo Caltagirone e Delfin, holding di Leonardo Del Vecchio, «hanno convenuto di consultarsi», attraverso la stipula di un patto di…
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Non a caso il patto siglato tar le parti è già operativo ma perderà efficacia «alla fine dei lavori» dell’assise di aprile 2022. Insomma, un’alleanza funzionale a incidere sulla governance delle Generali. I due imprenditori, Caltagirone anche apertamente, hanno più volte dichiarato di voler un cambio radicale al vertice della compagnia riferendosi, in particolar modo, al ceo Philippe Donnet 2' di lettura.
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