Elezioni regionali in Abruzzo: un quadro di incertezza

Le elezioni regionali in Abruzzo si sono aperte in un clima di incertezza. Nonostante il centrodestra fosse dato per favorito fino a qualche mese fa, gli ultimi sviluppi hanno reso il risultato imprevedibile.

Il fattore imprevedibilità

Il recente voto in Sardegna e la compattezza del cosiddetto 'campo largo' hanno contribuito a creare un quadro di imprevedibilità. Il centrosinistra, infatti, è riuscito a unire tutte le sue componenti, da Renzi a Fratoianni, presentandosi unito alla chiamata alle urne.

Dettagli sul voto

I seggi per le elezioni regionali in Abruzzo sono stati aperti alle 7 e si sono chiusi alle 20. Si è votato in 305 comuni, con un totale di 1.208.276 votanti, di cui 592.041 uomini e 616.235 donne, su una popolazione censita di 1.275.950. Le sedi dei seggi elettorali erano 1.634, di cui 13 ospedaliere. Le sezioni erano distribuite tra Chieti (460), L'Aquila (405), Pescara (396) e Teramo (373).

I principali contendenti

La sfida principale è stata tra Marsilio, governatore uscente e uomo vicino a Giorgia Meloni, e D’Amico, che è riuscito a federare un ampio campo nel centrosinistra. Alla fine delle operazioni di spoglio, si avrà un quadro più chiaro del risultato di queste elezioni regionali in Abruzzo, che si preannunciano combattute fino all'ultimo voto.

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