Raddoppiano i costi delle semine per gli agricoltori che non hanno goduto di neppure un centesimo per gli aumenti stellari del grano. Il duro italiano – sottolinea Coldiretti – è pagato agli agricoltori nazionali meno di quello proveniente dall’estero che pesa per il 40% sulla produzione di pasta. La produzione importata in Italia, soprattutto dal Canada, è ottenuta peraltro con l’uso del diserbante…
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Infatti è stato proprio l’amministratore delegato di pasta Divella sul sole24ore a spiegare la drammaticità della situazione del comparto pasta e pane. Stangate su tutti i fronti. Per il pane la situazione non è tanto diversa, ma anche sulla colazione al bar arriva un rincaro assai pesante. Gli aumenti sulla colazione che gli italiani sono abituati a fare al bar potranno andare dal 30 fino al 50% In questi giorni sono stati messi in chiaro i nuovi rincari che andranno a colpire gli italiani e sicuramente si…
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A livello di numeri, stiamo parlando all’incirca del 38%, ma nella borsa di foggia l’aumento arriva anche al 90% La crisi economica e l’aumento dei prezzi non ha lasciato scampo neanche ai generi alimentari, la prima fra tutte a subirne il rincaro sarà proprio la pasta. Nello specifico, l’aumento generale dei prezzi del gas, elettricità, cellophane eccetera ha portato ad una difficoltà maggiore nella produzione della pasta.
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L’inizio del 2022 porta con sé un altro “fardello” per le famiglie, chiamate a fare i conti con l’aumento dei costi di alcuni prodotti agroalimentari, risultato di una tempesta perfetta fatta di rincari energetici e delle materie prime, dei costi lievitati di packaging e noli. Anche in Fvg rischio aumento dei prezzi nella grande distribuzione. TRIESTE Non c’è solo il vertiginoso rincaro delle bollette a pesare sui bilanci degli italiani.
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Allarme pasta e pane: raddoppiano i prezzi? Allarme pasta e pane: raddoppiano i costi per i produttori italiani. Nonostante questo, sottolinea ancora Coldiretti, il grano duro italiano è pagato meno agli agricoltori nazionali. Attualmente quello proveniente dall’estero è utilizzato per il 40% per la produzione della pasta, e questa percentuale potrebbe aumentare ulteriormente. È possibile dunque ipotizzare che, nonostante l’aumento dei costi di produzione per gli agricoltori italiani, la pasta…
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Nuovi rincari al supermercato a causa dell’aumento del prezzo della pasta. Vedi anche: Prezzi, nuova stangata in arrivo nel 2022: tutti i rincari del nuovo anno Allarme rincari al supermercato, il costo della pasta è sempre più alto. Secondo Vincenzo Divella, amministratore delegato del noto gruppo pugliese, si tratta del segno dell’inflazione che sta raggiungendo anche il carrello della spesa delle famiglie.
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È lecito chiedersi, però, fino a quando le catene di supermercati potranno «fare da cuscinetto». Ma siamo noi i responsabili di questa spirale di rialzo dei prezzi (come negli anni '70 quando i salari rincorrevano il caro-petrolio) oppure siamo «innocenti»? Se, però, l'inflazione è il loro risultato finale, qualcosa è stato sbagliato in partenza «Un chilo di pasta, che a settembre la grande distribuzione comprava a 1,10 euro, ora ne costa 1,40.
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Un’anomalia che ha spinto il record degli acquisti di pasta con grano 100% italiano reso riconoscibile dall’obbligo di etichettatura di origine». La produzione importata in Italia, soprattutto dal Canada, è ottenuta peraltro con l’uso del diserbante chimico Glifosato in preraccolta, vietato in Italia. La maggior domanda ha influenzato le quotazioni soprattutto nella fase di ripresa dei consumi Balzo in avanti del prezzo del grano che fa rincarare pasta, pane, farina ma anche tanti altri prodotti lavorati.
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Il rischio, ovviamente, è un di un rincaro sugli scaffali: sarà boom per il prezzo della pasta a fine gennaio? Perché il prezzo della pasta aumenta. Alla base del rincaro dei costi per produrre pasta in Italia c’è tutta la rete di materie prime e gli oneri di produzione che bisogna calcolare Sulle pagine de Il Sole 24 ore l’allerta lanciata dall’ad di uno storico brand di pasta italiana, Vincenzo Divella, è spiegata in questi dati: se la grande distribuzione acquistava un chilo di pasta a 1,10 euro a settembre, ora lo compra…
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Ciò significa che un pacco di pasta subirà, nel 2022, un aumento di quasi metà prezzo. Settimana dopo settimana, i rincari si stanno facendo sentire sulle tavole degli italiani: stangata sul prezzo della pasta, come mai? Oggi, produrre la pasta ha un costo maggiore rispetto a qualche mese fa, ciò è dovuto dai rincari di luce, gas e di materiali di confezionamento, come le scatole della pasta I rincari dell’energia hanno avuto un impatto fortissimo anche sulla produzione e sul trasporto…
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Per questo hanno assorbito gli aumenti senza disaffezione: in fondo, la pasta resta ancora l’alimento che costa meno di tutti. Un chilo di pasta, che a settembre la grande distribuzione comprava a 1,10 euro, ora ne costa 1,40. Non solo, ma il grano italiano che uso lo pagherò di più, perché gli agricoltori italiani, all’aumentare della domanda, aumenteranno il prezzo Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%.
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(ilsole24ore) Foggia, 12/01/2022 – (ilsole24ore) La fiammata del prezzo del grano e il caro-bolletta alla fine sono arrivati fin dentro al carrello della spesa. Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%. Un chilo di pasta, che a settembre la grande distribuzione comprava a 1,10 euro, ora ne costa 1,40. E per la fine di gennaio arriverà a 1,52 euro.
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La stangata sulla pasta è solo la punta dell’iceberg e gli italiani vanno al tappeto. Il cellophane cresce del 25%, il gas del 300% e così alla fine del mese sulla pasta arriva una stangata extra. Una stangata davvero dura. Insomma una stangata durissima che si ripercuote su ogni tipo di acquisto che gli italiani fanno. Il grano aumenta giorno per giorno e i produttori di pasta devono scontare aumenti su tutti i fronti.
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Video su questo argomento Prezzi alle stelle: gli italiani costretti a risparmiare sul cibo. "Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%. Per questo hanno assorbito gli aumenti senza disaffezione: in fondo, la pasta resta ancora l'alimento che costa meno di tutti" A tal proposito Divella ha spiegato: "I pastifici riaccendono i motori, e subito il prezzo del grano risale".
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Tra giugno e oggi, il prezzo del grano alla borsa di Foggia è cresciuto del 90%”, spiega Divella. Divella spiega anche che a fronte di questi aumenti “la Gdo all’inizio ha fatto resistenza, poi ha compreso “Un rincaro che non avremmo mai potuto ammortizzare da soli, basta pensare che per noi la semola rappresenta il 60% di tutto il costo di produzione della pasta. “I primi 30 centesimi li abbiamo dovuti chiedere dopo l’estate, per far fronte all’aumento vertiginoso del costo della…
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