Ci tengo a sottolineare che questo è il sistema Piemonte che può crescere e ha un futuro. Senza questo tipo di approccio non si riescono a creare le condizioni ideali che abbiamo visto qui realizzate con l’operazione Italvolt” Quello inclusivo e accogliente, che abbiamo visto realizzato anche su altri progetti come MTCC e la Città dell’Aerospazio. A pieno regime, secondo le prime informazioni sul progetto, il sito sarà in grado di dare lavoro a 4000 persone ed è destinato a diventare nel tempo una struttura all’avanguardia in…
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Vuoi saperne di più su Massa Critica ? Ti è piaciuto Massa Critica ? Massa Critica vuole favorire l'attivazione ei quanti condividono aspirazioni nuove e innovative Italvolt investirà nel Canavese nell’area ex Olivetti di Scarmagno la prima Gigafactory, un impianto dedicato alla produzione e allo stoccaggio di batterie a ioni di litio. Se preferisci puoi anche seguirci via Twitter , via Instagram e via Youtube.
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Poi si arriva in un negozio di stampe che profuma di passato - oggi, a tirarne le fila sono Andrea e Cristina Mazzola. Zainetto in eco-pelle con materiali prodotti a mano in Ivrea Olivetti per tutti. Si acquista tutto online o si va al negozio: ci si lascia alle spalle la casa di Olivetti, in via IV Martiri, e si prosegue lungo il corso stretto del centro storico. Macchina da scrivere Lettera 22 Olivetti per tutti.
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Si stima che nell'impianto verranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto che nel complesso potrà arrivare a creare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro. "L'area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios Sgr, è stata selezionata da Italvolt - spiega una nota dell'azienda - per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli.
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Senza questo tipo di approccio non si riescono a creare le condizioni ideali che abbiamo visto qui realizzate con l’operazione Italvolt”. Nell’area ex Olivetti di Scarmagno Italvolt realizzerà la prima Gigafactory, impianto di produzione e stoccaggio di batterie a ioni di litio che a pieno regime sarà in grado di dare lavoro a 4000 persone ed è destinato a diventare nel tempo una struttura all’avanguardia in Europa.
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Il consigliere regionale canavesano del Pd Alberto Avetta esprime tutta la sua soddisfazione per una iniziativa destinata a risollevare le sorti dell’economia canavesana. Il progetto della società Italvolt di realizzare a Scarmagno, nell’area ex Olivetti, la Gigafactory per la produzione e lo stoccaggio di batterie al litio, costituisce una notizia importante per il Canavese e per il suo tessuto sociale, industriale e produttivo.
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Il Piemonte, con Fiat, è la regione dell’automotive. E dunque solo qua poteva sorgere la nuova gigafactory per la produzione di batterie a ioni di litio per veicoli elettrici. Il progetto di Italvolt, società fondata e guidata da Lars Carlstrom, prenderà forma nel comune di Carmagno (Ivrea): sorgerà.;
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Dove sorgeva l’Olivetti, quasi a voler riprendere il solco di una tradizione che all’estero sembrano ancora tenere in grande considerazione. Italvolt ha scelto l’area di Scarmagno per l’impianto da 4 miliardi che porterà oltre 10mila posti di lavoro. La scelta di Italvolt è caduta su Scarmagno, alle porte di Ivrea. «La solida tradizione industriale piemontese unita al “know how” tecnologico specializzato nell’industria automobilistica», a detta dello stesso Carlstrom.
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Il CEO e fondatore Lars Carlstrom ha investito 5 milioni di euro per dar vita a Italvolt, che ha sede a Milano. Sui 300mila metri quadrati dell’ex Olivetti di Scarmagno, l’obiettivo è impiegare 4mila lavoratori diretti, alimentando un indotto di altri 15mila occupati. Secondo le stime dell’azienda, una volta a pieno regime questa realtà green diventerà la 12esima più grande al mondo. Nella culla dell’imprenditoria più illuminata che l’Italia abbia mai conosciuto…
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L’investimento ammonta a 4 miliardi di dollari e l’impianto sarà completato per la primavera del 2024. Siamo infine onorati di avere la possibilità di costruire la nostra Gigafactory nell’area di Scarmagno, un tempo occupata dal polo industriale Olivetti, azienda che ha segnato la storia dell’industria italiana e ancora oggi rappresenta un’icona della tecnologia made in Italy» Un complesso da 300.000 metri quadri dove verranno realizzate le batterie destinate ai veicoli elettrici.
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L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios SGR, è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli. Più precisamente il comune italiano scelto dalla società fondata e guidata da Lars Carlstrom è quello di di Scarmagno, non lontano da Ivrea. Siamo infine onorati di avere la possibilità di costruire la nostra Gigafactory…
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Quello inclusivo e accogliente, che abbiamo visto realizzato anche su altri progetti come MTCC e la Città dell’Aerospazio. Nell’area ex Olivetti di Scarmagno in Piemonte, Italvolt realizzerà la prima Gigafactory, un impianto di produzione e stoccaggio di batterie a ioni di litio per vetture elettriche. A pieno regime, secondo le prime informazioni sul progetto, il sito sarà in grado di dare lavoro a 4000 persone ed è destinato a diventare nel tempo una struttura all’avanguardia in Europa.
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Il polo industriale si trova infatti a pochi metri di distanza dal casello dell’autostrada A5 Torino-Aosta che collega facilmente il comprensorio sia con Ivrea che con il capoluogo piemontese. La startup fondata dall’imprenditore svedese Lars Carlstrom ha selezionato proprio l’ex zona industriale alle porte di Ivrea per costruire la prima gigafactory in Italia. Per i prossimi anni quindi, la gigafactory progettata da Pininfarina andrà a soddisfare l’intera domanda europea di batterie Il…
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Nei giorni scorsi ho avuto occasione di dire a Lars Carlstrom, il CEO e fondatore di Italvolt, che a Scarmagno troverà cultura d’impresa, competenza e serietà «Su questa storia di Scarmagno – sottolinea Bolognesi – tutta Torino si dovrebbe mobilitare e non continuare a dormire o a guardarsi l’ombelico». Gigafactory di batterie di Scarmagno. Dopo l’annuncio di ieri della scelta del sito ex Olivetti di Scarmagno da parte di Italvolt per realizzare la nuova…
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L’area ex Olivetti di Scarmagno, quella che per anni ha fatto sognare il Piemonte proiettandolo all’avanguardia nel settore dell’informatica, dopo anni di declino torna a spendere. Iniziamo a raccogliere i primi frutti, andando anche a recuperare un’area abbandonata da decenni e che, invece, tornerà a essere fonte di ricchezza e posti di lavoro». Italvolt investe 4 miliardi di euro. . Nel 2024 apre i battenti la Gigafactory: 4mila adetti e altri 15mila nell'indotto.
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All’incontro hanno partecipato Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri Alla riunione Landini, Sbarra, Furlan e Bombardieri. Incontro al vertice nella sede di via Veneto di Confindustria. A quanto apprende LaPresse, nella tarda mattinata di oggi i tre leader sindacali di Cgil, Cisl e Uil si sono incontrati con i vertici confindustriali.
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Patrizia Paglia, Presidente di Confindustria Canavese, aggiunge: «Abbiamo appreso con grande piacere la notizia dell’insediamento della fabbrica di batterie Italvolt nell’area di Scarmagno. Da parte di Confindustria Canavese e della rete imprenditoriale che essa rappresenta vi è pieno sostegno all’iniziativa e il nostro auspicio è che questo progetto possa diventare presto una concreta realtà» Sarà molto interessante, quando sarà noto il business plan, analizzare le…
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Italvolt Gigafactory (o Gigaplant) sarà una delle punte di diamante del progetto europeo Battery Alliance, nato per ridurre la dipendenza del Vecchio Continente dall’industria orientale delle batterie. In aggiunta allo stabilimento di Caserta e a quello in Reggio Emilia della società cinese Silk EV-FAW, il nuovo Gigaplant aiuterà a rafforzare la presenza italiana nel settore Il complesso Made in Italy, capace di produrre batterie nell’immediato futuro, sorgerà su un terreno di proprietà del Fondo…
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L'area ad oggi è dismessa, ed ha una estensione di 1 milione di metri quadri. Oggi scopriamo già ulteriori dettagli, con l'individuazione del sito adatto. Italvolt ha scelto l'area ex Olivetti di Scarmagno, in provincia di Torino, attualmente di proprietà del Fondo Monteverdi. Si stima che possa occupare fino a 4.000 lavoratori, oltre a generare fino a 15.000 nuovi posti di lavoro con l'indotto La Gigafactory di Italvolt si estenderà per una superficie di 300.000 metri quadrati, ed…
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L'ufficialità della scelta è solo il primo passo», commenta l’assessore allo Sviluppo economico, Andrea Tronzano, che ha seguito da vicino il dossier Un’operazione che permetterebbe di riportare in vita un sito che ha un profondo valore storico e simbolico per il Canavese. Nei piani dell’amministratore delegato, l’imprenditore svedese Lars Carlstrom, l’impianto dovrebbe essere pronto entro la primavera del 2024.
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La prima fase del progetto, che prevede un investimento complessivo di circa 4 miliardi di euro, sarà completata entro la primavera 2024. L’area ex-Olivetti L’area ex Olivetti di Scarmagno, di proprietà del Fondo Monteverdi gestito da Prelios sgr, è stata selezionata da Italvolt per le sue caratteristiche tecniche e per la sua collocazione geografica particolarmente favorevoli. Si stima infatti che nell’impianto verranno impiegati circa 4.000 lavoratori, con un indotto…
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