Il Tribunale collegiale di Brindisi, presieduto da Francesco Cacucci, sulla scorta delle argomentazione avanzate dal legale, ha ritenuto sussistente la questione di costituzionalità rimettendo gli atti innanzi alla Corte Costituzionale. 3/2019, anche detta “spazzacorrotti”, che ha inserito tra i reati ostativi alla concessione della sospensione condizionale della pena il reato di peculato. Il suo difensore, l’avvocato Rolando Manuel Marchionna, ha subito presentato “incidente di esecuzione” innanzi…
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L'applicazione retroattiva della legge Spazzacorrotti è incostituzionale. La Spazzacorrotti, entrata in vigore il 31 gennaio 2019, equipara la corruzione a reati come mafia, terrorismo e traffico di droga. Sulla retroattività della legge alla Corte costituzionale sono arrivati 17 ricorsi dai tribunali di sorveglianza. Nessuno può essere punito, se non in base a una legge entrata in vigore prima del fatto commesso.
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Concetto sempre negato nei fatti dai 5 Stelle, così orgogliosi della loro “spazza corrotti”. Intanto, rispetto alla retroattività, la presidente Marta Cartabia, il giudice relatore Francesco Viganò e gli altri componenti della Consulta hanno assistito ieri mattina allo straordinario coraggio dell’avvocato dello Stato Giannuzzi. Non può applicarsi, cioè, ai fatti commessi prima che la “spazza corrotti” entrasse in vigore, prima del 31 gennaio 2019. Dove le parti sono i cittadini…
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In altre parole lo stesso Governo ha capito che c’è qualcosa da rivedere nella norma diventata, ormai da mesi, un principio cardine della nostra giurisprudenza. Voglio però chiarire che non c’era una norma della legge Spazzacorrotti che diceva che si doveva applicare retroattivamente, quella era una interpretazione che facevano i…
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E il blocco della prescrizione, la velocità dei processi, la gestione degli 'infiltrati' delle forze dell'ordine nell'amministrazione pubblica, l'uso dei trojan 'spia' negli smartphone e nei pc. In studio Gianluca Di Feo, vicedirettore di Repubblica, e Valentina Tosoni Con le norme sulla prescrizione in vigore dal 1 gennaio 2020 è diventata completamente operativa. Ma presenta una serie di problemi nella sua applicazione: la retroattività sulla concessione dei benefici e sulle misure alterntative alla detenzione…
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Lo ha stabilito la Corte costituzionale dopo aver esaminato le censure di nove tribunali di sorveglianza che si erano rivolti alla Consulta esprimendo dubbi di costituzionalità sulla mancanza di una disposizione transitoria. La Corte: illegittima interpretazione della giurisprudenza finora. Per capire il ragionamento della Corte bisognerà aspettare le motivazioni della sentenza. Si tratta delle misure alternative al carcere, della liberazione condizionale e del divieto di sospensione…
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Con il comunicato stampa 12 febbraio 2020 (testo in calce), l’Ufficio Stampa della Corte costituzionale ha reso nota la dichiarata illegittimità ai precetti della Costituzione, della retroattività della Legge 9 gennaio 2019, n. 3. CONSULTA, COMUNICATO STAMPA 12 FEBBRAIO 2020 >> SCARICA IL TESTO PDF In particolare, è stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che ostacoli l’applicazione delle nuove norme ai condannati per un reato commesso in epoca anteriore rispetto…
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La decisione della Corte Costituzionale. La decisione della Corte Costituzionale sullo spazzacorrotti apre a scenari finora mai considerata. Secondo la Consulta la retroattività della norma è illegittima. ROMA – La decisione della Corte Costituzionale sullo spazzacorrotti boccia la retroattività. L’incostituzionalità della retroattività della norma potrebbe mettere ‘in salvo’ moltissime persone che attualmente erano sotto processo per corruzione.
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«Avevo paura che mi dichiarassero latitante» Il 29 gennaio finisce in carcere Chiaro. Masia, 58 anni, avrebbe dovuto finire in carcere lo scorso 9 gennaio, ma la sua esecuzione è rimasta «in attesa». E adesso so anche che non accadrà, che non finirò in carcere. Quel giorno Masia finisce ai domiciliari, mentre Francesco Chiaro, il capo dell’Ufficio tecnico, viene portato in carcere. Mia figlia più piccola ha cercato su internet cosa potessi portarmi in carcere e ho preparato…
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Ha chiarito che il divieto di concessione dei benefici penitenziari ai condannati per gravi reati contro la pubblica amministrazione deve valere per i reati commessi in un periodo successivo all'approvazione della legge Spazzacorrotti. Lo ha stabilito la Corte costituzionale facendo in particolare riferimento al divieto di misure alternative e ai benefici penitenziari per chi è condannato per alcuni reati contro la Pubblica amministrazione.
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Quella era un'interpretazione che facevano i giudici, non c'è una norma a riguardo nello spazzacorrotti», spiega il ministro in Transatlantico a Montecitorio. Bonafede: sentenza sull'interpretazione, non su "spazzacorrotti". La reazione del Guardasigilli Alfonso Bonafede arriva a stretto giro. Secondo i giudici delle leggi è illegittima, in particolare, l'applicazione retroattiva della norma che ha esteso ai reati contro la Pa le preclusioni previste dall'articolo 4-bis…
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E ora anche la Corte costituzionale mette una pietra tombale sulla riforma grillina. Non c’è solo il caso Formigoni. Che la spazzacorrotti sia un pasticcio, Tempi, come molti altri giornali italiani, lo scrive da mesi. La Corte Costituzionale boccia la riforma voluta dal ministro grillino, un obbrobrio giuridico anticostituzionale. Occhio, la spazzacorrotti è incostituzionale. Ci sono i reati più gravi e quelli meno gravi, ma ci dovrebbe essere un solo binario della giustizia.
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Rimane tutto secondo gli accordi presi su tre forze di maggioranza su quattro" e "non c'è alcuna mediazione" ulteriore. È illegittima l'applicazione retroattiva della legge 'Spazzacorrotti'. Lo ha rilevato la Corte costituzionale che ha esaminato e accolto le tesi sollevate da numerosi giudici sulla retroattività della legge manifesto del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e del Movimento 5 stelle.
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Ma secondo la Corte Costituzionale la norma, che prevede il carcere per i reati di corruzione contro la pubblica amministrazione, non può avere effetti retroattivi. Di "bocciatura del giustizialismo manettaro del M5S" parla il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Maria Stella Gelmini. Per Vittorio Manes, uno degli avvocati difensori delle parti, il pronunciamento della Consulta sarebbe stato "cruciale" proprio "per la tenuta dello Stato di diritto di fronte all'arbitrio punitivo dello…
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La Corte ha esaminato oggi in camera di consiglio le censure sollevate da numerosi giudici sulla retroattivita' della legge Spazzacorrotti che aveva esteso ai reati contro la pubblica amministrazione le preclusioni previste dall'articolo 4 bis dell'ordinamento penitenziario rispetto alla concessione dei benefici e delle misure alternative alla detenzione. In particolare, era stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che impedisca l'applicazione delle nuove norme ai…
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E aggiunge secondo la Corte “questa interpretazione è costituzionalmente illegittima con riferimento alle misure alternative alla detenzione, alla liberazione condizionale e al divieto di sospensione dell’ordine di carcerazione successivo alla sentenza di condanna“. Riproduzione riservata Secondo la Corte, infatti, “l’applicazione retroattiva di una disciplina che comporta una radicale trasformazione della natura della pena e della sua incidenza sulla libertà personale, rispetto…
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La Corte ha dichiarato che questa interpretazione è costituzionalmente illegittima con riferimento alle misure alternative alla detenzione, alla liberazione condizionale e al divieto di sospensione dell’ordine di carcerazione successivo alla sentenza di condanna. «La Corte costituzionale ha preso atto che, secondo la costante interpretazione giurisprudenziale, le modifiche peggiorative della disciplina sulle misure alternative alla detenzione vengono…
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La Corte Costituzionale Incostituzionale spazzacorrotti su vecchi reati Illegittima applicazione retroattiva legge. Condividi. È illegittima l'applicazione retroattiva della legge Spazzacorrotti sul divieto di misure alternative e benefici penitenziari per chi è condannato per alcuni reati contro la Pubblica amministrazione. La Corte costituzionale ha preso atto che, secondo la costante interpretazione giurisprudenziale, le modifiche peggiorative della disciplina sulle misure alternative alla detenzione vengono applicate…
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Tra i casi più noti di applicazione c’è quello relativo all’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. A partire dal primo febbraio 2019 quei condannati sono stati invece portati in cella. La Corte Costituzionale ha stabilito che l’applicazione retroattiva della Legge «Spazzacorrotti» è incostituzionale. La norma è entrata in vigore il 31 gennaio 2019: ma non essendo previsti regimi transitori è stata applicata anche a tutti coloro che, prima di quella data, erano state condannate a…
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Roma, 12 febbraio 2020 - È illegittima l'applicazione retroattiva della Legge Spazzacorrotti. Quella era un'interpretazione che facevano i giudici, non c'è una norma a riguardo nello spazzacorrotti". In particolare, è stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che impedisca l'applicazione delle nuove norme ai condannati per un reato commesso prima dell'entrata in vigore della legge.
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La Corte ha dichiarato che questa interpretazione è costituzionalmente illegittima con riferimento alle misure alternative alla detenzione, alla liberazione condizionale e al divieto di sospensione dell’ordine di carcerazione successivo alla sentenza di condanna. La Spazzacorrotti non può essere applicata in maniera retroattiva. La Consulta, spiega una nota, ha esaminato le censure sollevate da numerosi giudici sulla retroattività…
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Roberto Formigoni, pur avendo superato i 70 anni di età, non aveva potuto fruire (come avrebbe invece potuto prima dell’entrata in vigore della Spazzacorrotti) del regime di detenzione domiciliare previsto dalle norme sull’ordinamento penitenziario. Desktop 19516 / floated. Mobile 19508 / top-mobile. Chi pagherà ora per la carcerazione disposta nei confronti dell’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni e dei tanti politici e amministratori pubblici meno noti sbattuti in cella in questi mesi…
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Secondo la Corte, infatti, "l’applicazione retroattiva di una disciplina che comporta una radicale trasformazione della natura della pena e della sua incidenza sulla libertà personale, rispetto a quella prevista al momento del reato, è incompatibile con il principio di legalità delle pene, sancito dall’articolo 25, secondo comma, della Costituzione". La Corte ha dichiarato che "questa interpretazione è costituzionalmente illegittima con riferimento alle misure alternative alla detenzione, alla…
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