Colpisce il fatto che, se a Colonia nel 2016 ad aggredire inermi ragazze erano stati perlopiù immigrati appena arrivati in Germania, a Milano gli indagati sono in maggioranza ragazzi di origine nordafricana ma nati o perlomeno cresciuti nel nostro Paese, sociologicamente italianissimi Gli eventi della notte di Capodanno in Piazza Duomo a Milano oltraggiano ma preoccupano in maniera particolare se debitamente contestualizzati.
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C’è una valenza “religiosa”, interpretata letteralmente dagli islamisti: “Fa parte di un certo pensiero islamista, fa parte del jihad A Milano, in piazza Duomo, nella notte di San Silvestro, nove ragazze hanno subito violenze sessuali di gruppo ad opera di branchi di ragazzi immigrati, prevalentemente nordafricani. Che i fatti di Piazza Duomo sono gravissimi, ma i femminicidi sono molto più frequenti.
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In questo senso non mi stupisce che alcuni degli aggressori di Milano siano venuti da Torino o da “fuori”: cercavano un diversivo» Per il Capodanno 2017 solo a Colonia c’erano 2.100 agenti. Solo le dimensioni non sono paragonabili: nella città tedesca, la notte tra il 2015 e il 2016, furono colpite 662 donne. Fino al 2016 le molestie sessuali non erano un reato penale nel diritto tedesco. Le inchieste di polizia su Colonia hanno prodotto anche…
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Per questi episodi sono stati, per il momento, arrestati un ragazzo di 21 anni di Torino e uno di 18 anni che vive a Milano. Violenze sessuali a Capodanno, una delle vittime: “Diverse mani addosso, pensavo di morire” Una delle ragazze, vittime degli abusi avvenuti a piazza Duomo a Milano la notte di Capodanno, ha raccontato di essere stata spintonata, gettata a terra e di avere la sensazione di soffocare: “Pensavo di morire”.
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Con questo nome si designa un’aggressione sessuale di massa ai danni di una donna, che può anche sfociare nello stupro. “C’è un gruppetto che isola le ragazze, un gruppo che fa cerchio per evitare che qualcuno le difenda; e c’è un gruppo che fa finta di stare dalla parte delle vittime”. Già nel 2005 una ONG egiziana, il “Centro egiziano per i diritti delle donne” (Egyptian Center for Women’s Rights, ECWR), aveva dato il via alla prima campagna contro le molestie sessuali negli…
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Il tutto mentre il numero delle vittime continua a crescere di ora in ora: adesso le violenze denunciate sono undici Mi sono trovata per terra, senza niente addosso", i suoi ricordi. Sono le parole, da brividi, di una delle ragazze violentate la notte di capodanno in Duomo a Milano. Siamo così cascate, e mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi e sentendomi soffocare, ho iniziato a pensare di morire".
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Sono gli ultimi attimi del primo video delle violenze di Capodanno in piazza Duomo. Gli insulti e la rapina Non ci sarebbe pericolo di fuga, invece, per Abdallah Bouguedra, il 21enne bloccato a Torino. Poco prima, a qualche decina di metri di distanza, altre giovani subiscono una violenza simile. Siamo cascate, mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi — racconta una delle amiche molestate —.
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Quello che è avvenuto durante l’ultimo Capodanno a Milano continua ad essere oggetto di indagine nell’inchiesta aperta dalla Procura del capoluogo lombardo. «Nuvole criminali da disinnescare in tempo». A rispondere è lo stesso questore di Milano Giuseppe Petronzi. E aggiunge: «Il personale ha progressivamente allontanato giovani esagitati, anche ragazzi noti grazie ai numerosi servizi svolti in questi mesi in centro».
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Gli assalti della notte di Capodanno in piazza Duomo sono stati portati avanti "con una carica di violenza così brutale che solo grazie all’intervento fortuito di alcuni soccorritori non ci sono state conseguenze ulteriori e più gravi". Siamo così cascate, e mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi e sentendomi soffocare, ho iniziato a pensare di morire. Gli episodi di violenza di gruppo accertati, almeno cinque Agli inquirenti sono arrivate altre due denunce e le ulteriori vittime…
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Tutte le giovani sarebbero state aggredite, rapinate, spintonate e poi abusate in gruppo, seguendo sempre lo stesso schema. Si è avvalso invece della facoltà di non rispondere l’altro fermato, Abdallah Bouguedra Esiste anche «il pericolo che» il 18enne possa fuggire o «inquinare le fonti di prova, ostacolare il normale corso delle indagini e lo svolgimento dell’iter processuale». Aggressione di gruppo e abusi in piazza Duomo a Milano a Capodanno - Ansa / Alanews.
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Ma forse ci si era solo illusi o più probabilmente non si è avuta l'onestà intellettuale di ammetterlo. E ciò che è successo a quelle ragazze a Capodanno è un segnale chiaro del presente e del futuro che ci aspetta. Quel «Taharrush gamea», la molestia collettiva tanto diffusa nei Paesi Nordafricani, è un messaggio culturale reazionario, una porta chiusa sul nostro modo di vivere Non lo è stato in via Padova non lo è purtroppo in quartieri-ghetto come piazza Selinunte che ormai sono «polveriere» pronte a saltare per aria.
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Erano comunque loro che, secondo le testimoni, a gran voce, indicavano le ragazze contro cui il «branco» doveva lanciarsi. Oltre a lui c'è un 19enne, italiano già entrato nell'inchiesta, ma finora con un ruolo minore. Sotto la Madonnina proseguono anche le audizioni di ragazze e testimoni, così come stanno aumentando le denunce. Finora si è sempre detto che durante le aggressioni a sfondo sessuale verificatesi a Capodanno in piazza Duomo a Milano non ci fosse un'unica regia.
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Le vittime salite a undici, cinque gli abusi: «Circondata da 40-50 persone, mi hanno strappato i vestiti». In particolare, mi sentivo toccare da quelli dietro di me, mentre altri, posizionati davanti a me, mi davano le spalle, urlavano e mi respingevano», dichiara nelle testimonianza interrotta ogni qual volta scoppia a piangere. Improvvisamente «mi sono ritrovata per terra, senza riuscire a rialzarmi e sentendomi soffocare, ho iniziato a pensare di…
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«Mi sono rotto un dito, all’inizio non me ne sono accorto, cercavo solo di strapparla da lì. Nel pezzo del Corsera a firma di Cesare Giuzzi e Giuseppe Guastella, si parla del video realizzato in piazza da Chiara, una ragazza di Cesenatico. Infatti, un’altra giovane si è già presentata alla Procura di Milano, denunciando di essere stata anche lei accerchiata da un gruppo di giovani nordafricani e di essere stata molestata Chiara è tra i primi a soccorre la ragazza di 19 anni vittima di…
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I ragazzi devono capire che le donne non sono oggetti, ma sono le loro sorelle, le loro madri, fidanzate e mogli Ha analizzato i fatti in un lungo post su Facebook che in due giorni è stato condiviso quasi 1.500 volte. Perché pensa che si tratti proprio di Taharrush Jama’i, quel che è accaduto a Milano? Milano - Taharrush Jama’i in arabo significa assalti e aggressioni sessuali. I presunti aggressori di Milano come avrebbero appreso questa pratica?
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La newsletter del Corriere Torino Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Torino e del Piemonte iscriviti gratis alla newsletter del Corriere Torino Il provvedimento era stato emesso dai magistrati meneghini, che avevano motivato la decisione con il rischio del «pericolo di fuga». Il giovane, assistito dagli avvocati Stefano Comellini e Giorgio Papotti, è comparso questa mattina — 14 gennaio — davanti al gip Lucia Minutella per la convalida del…
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Sia ben chiaro, non sono pericolosi per tutti. (mi-lorenteggio.com) Milano, 14 gennaio 2022 – “Dopo le terribili vicende di Piazza del Duomo, ora emergono altre aree della città considerate pericolose da chi è costretto a transitarvi che tuttavia. A farne le spese come a solito i cittadini, soprattutto i più fragili e i più deboli. Il caso dell’Università Bocconi che ha dovuto istituire il servizio di accompagnamento per garantire la sicurezza dei suoi studenti è solo l’ultimo punto in un…
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“La sua famiglia è sconvolta, si tratta di persone assolutamente per bene, che non hanno mai avuto alcun problema con la giustizia” ha aggiunto l’avvocato Comellini. Si è avvalso della facoltà di non rispondere Abdallah Bouguedra, il giovane torinese fermato per le violenze di gruppo avvenute la notte di Capodanno in piazza Duomo a Milano. “Abbiamo scelto il silenzio in questa fase solo perché c’è stato troppo poco tempo per valutare le contestazioni e la sua posizione visto che siamo di fronte a fatti…
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