Operazione contro il crimine organizzato nelle carceri di Napoli

Un'operazione congiunta tra la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria di Napoli ha portato all'arresto di 31 individui. Sono accusati di aver introdotto droga, armi e cellulari nelle carceri.

L'operazione

L'operazione è stata coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli. Ha portato alla cattura dei membri di organizzazioni mafiose, che si dedicavano anche al traffico di stupefacenti. Tra i detenuti, si parla dell'Alleanza di Secondigliano, che aveva allestito un servizio per la distribuzione di droga, telefoni e armi in carcere.

Le parole del procuratore

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha illustrato in conferenza stampa le due ordinanze eseguite dal Nucleo Investigativo Centrale della Penitenziaria e dalla Squadra Mobile. Ha sottolineato come l'uso dei cellulari nelle carceri sia una costante, con una media di 100 telefonini per ogni carcere, recapitati per lo più con i droni. Gratteri ha proposto una soluzione: un jammer, un dissuasore per il segnale dei droni, che costa 60mila euro.

Un duro colpo al crimine organizzato

L'operazione ha rappresentato un duro colpo al crimine organizzato, radicato nel tessuto urbano partenopeo. Sono state eseguite 30 ordinanze di misure cautelari in carcere, segnando un passo importante nella lotta contro il crimine organizzato. La città di Napoli è stata teatro di questa imponente operazione, condotta dalla Polizia di Stato e dalla Polizia Penitenziaria del Nucleo Investigativo Centrale, sotto la guida della Direzione Distrettuale Antimafia.

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