La Stampa 11/27/2021
Non si capisce perché questioni etiche così delicate e profonde debbano essere ridotte allo scontro tra fronti avversi o consegnate a una scelta politico-pragmatica Nelle parole di chi plaude alla prima volta in cui il suicidio assistito viene ammesso in Italia si avverte qualcosa di lugubre e stonato, incompatibile con il tema trattato: la morte di una persona, di un essere umano, di “Mario”.
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