AGI – La pressione fiscale nel secondo trimestre è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo rileva l’Istat. Nel secondo trimestre, il tasso di investimento delle famiglie consumatrici è stato pari al 7,3%, più alto di 0,2 punti percentuali rispetto al trimestre precedente, a fronte di un aumento della spesa per investimenti fissi lordi del 3,5% e del già segnalato aumento del reddito lordo disponibile.
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ROMA – L’Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l’Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del…
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Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. La stima della crescita congiunturale del Pil diffusa l’1 settembre 2022 era stata anch’essa dell’1,1% mentre quella…
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L’ascensore della pressione fiscale sale, quello del potere d’acquisto scende. L’Istituto nazionale di statistica getta acqua sul fuoco rapportando i dati al periodo pre-Covid ma è una bugia bianca. Mentre la pressione fiscale nel secondo trimestre del 2022 è salita dello 0,3% fino a raggiungere 42,4 punti percentuali, il risparmio delle famiglie è diminuito del 2,3% e sostenere che si assesti comunque a livelli più alti rispetto alla pre-pandemia ha un senso da relativizzare.
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Sale la pressione fiscale in Italia. Nel secondo trimestre 2022, ha raggiunto il 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo ha rilevato l’Istat nella nota trimestrale sui conti della P.A, sottolineando che il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali, attestandosi tuttavia ancora su livelli…
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L’inflazione pesa sulle tasche e sui conti delle famiglie italiane. La propensione al risparmio delle famiglie è stata pari al 9,3%, in diminuzione del 2,3% rispetto al trimestre precedente, ossia su livelli ancora più alti rispetto al periodo pre-pandemico. Inoltre il potere d’acquisto delle famiglie italiane ha registrato una flessione lieve (-0,1%) nonostante il significativo impatto negativo dell’aumento dei prezzi.
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Inizia a farsi sentire l’eco delle disgrazie avvenute in questo 2022. Se nei precedenti trimestri gli italiani non avevano ancora iniziato ad accusare questo rimbalzo negativo nella propria economia, adesso Istat incomincia a fornire dati una piccola flessione al ribasso. Tutto ha inizio con l’abbassamento dell’0,1% sul potere di acquisto delle famiglie italiane, relativo all’intervallo da Aprile-Giugno.
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Aumenta la pressione fiscale, cala il potere di acquisto per le famiglie. Lo rende noto l’Istat nell’ambito della sua analisi trimestrale sui conti della Pubblica Amministrazione. La pressione fiscale è arrivata fino al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto ad un anno fa. Pressione fiscale in aumento sulle famiglie Ciò ha comportato un flessione del potere di acquisto delle famiglie, che per ora è lieve ma rischia di aumentare ulteriormente in caso di aumento dei prezzi e…
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Stampa delle famiglie: sono i principali dati che emergono dalla nota trimestralesui conti della P.A nel L’istituto di Statistica evidenzia – come riporta il sito web tg24.sky.it – che nel trimestre la pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il potere d’acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi.
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Con l’aumentare dei prezzi a causa dell’impennata dell’inflazione il potere d’acquisto delle famiglie è calato dello 0,1% rispetto al primo trimestre del 2022. Lo rivela l’Istat nelle statistiche relative al periodo aprile-giugno. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è invece aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%. La pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno…
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Di Silvia Valente Il pil italiano nel 2022 dovrebbe crescere del 3,6%, secondo l’Istat. Percentuale rivista in rialzo 0,1% rispetto alle previsioni precedenti e più ottimista di 0,3 punti anche rispetto alla Nadef governativa. Questo perché la crescita del pil del secondo trimestre all’1,1% su su base congiunturale ha rispettato le attese mentre su base annua ha raggiunto il 5%, lo 0,3% in più di quanto previsto in precedenza.
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Min Nel secondo trimestre sale la pressione fiscale e cala il potere d’acquisto. Giù sia il tasso sia la propensione al risparmio. Stessa tendenza anche nel resto dell’Eurozona Continua il trend al ribasso per i risparmi delle famiglie. Guerra e inflazione pesano infatti sulle tasche degli italiani, che vedono calare il loro potere d’acquisto, cominciano a dover intaccare i loro risparmi e riescono ad accantonare sempre meno.
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Nel secondo trimestre il reddito cresce dell’1,5 per cento ma l’inflazione pesa come un macigno. Questa è la fotografia scattata dall’Istat, dove nel secondo trimestre dell’anno ha registrato una pressione fiscale pari al 42,4 per cento con un aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2021. Una segnalazione, quella dell’Istituto nazionale di statistica, sui conti delle Amministrazione pubbliche.
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Secondo i nuovi dati Istat, il potere d’acquisto degli italiani è diminuito a causa della forte pressione fiscale degli ultimi mesi. Il potere d’acquisto delle famiglie italiane è diminuito, nel periodo tra aprile e giugno, secondo quanto rivela l’Istat. Inoltre anche il tasso di risparmio delle famiglie ha avuto una diminuzione di 2,3 punti percentuali. Aumentato, invece, il reddito delle famiglie consumatrici.
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Come di consueto in corrispondenza della diffusione del II trimestre dell’anno, in questa nota si presenta una terza stima dei conti economici trimestrali, a 90 giorni dalla fine del trimestre di riferimento. Tale stima si rende necessaria per incorporare nelle serie storiche trimestrali i vincoli annuali introdotti con la nuova stima degli aggregati economici annuali per il triennio 2019-2021 diffusa il 23 settembre scorso.
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AgenPress – L’Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l’Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del…
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L’Istat il 5 ottobre 2022 ha comunicato un miglioramento per quanto riguarda le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l’Istituto ha rivisto al rialzo il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un +4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti…
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Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo è aumentato dell`1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. La stima della crescita congiunturale del Pil, diffusa il primo settembre, era stata anch`essa dell`1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%. Lo ha reso noto l'Istat. Il secondo trimestre del 2022 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo…
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Scende il potere d’acquisto delle famiglie italiane. A farlo sapere è l’Istat nella propria nota trimestrale sui conti della pubblica amministrazione. L’istituto però sottolinea che la flessione è stata lieve nonostante l’impatto negativo dell’aumento dei prezzi. Si tratta di un -0,1% sul trimestre precedente. A pesare sono sempre i rincari. Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, infatti, i prezzi dei beni alimentari hanno fatto registrare un +11,1%.
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L’Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l’Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021.
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Come di consueto in corrispondenza della diffusione del II trimestre dell’anno, in questa nota si presenta una terza stima dei conti economici trimestrali, a 90 giorni dalla fine del trimestre di riferimento. Tale stima si rende necessaria per incorporare nelle serie storiche trimestrali i vincoli annuali introdotti con la nuova stima degli aggregati economici annuali per il triennio 2019-2021 diffusa il 23 settembre scorso.
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L'inflazione intacca di poco il potere d'acquisto delle famiglie mentre le imprese aumentano gli investimenti. In caduta il rapporto deficit/pil al 3,1% e le tasse raggiungono il 42,4%. Il quadro dell'Istat
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Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo pre-pandemico, fa sapere l'istituto di Statistica, che migliora le stime tendenziali del Pil: da un + 4,7% a un +5% Potere d’acquisto delle famiglie in calo e pressione fiscale in aumento: sono i principali dati che emergono dalla nota trimestrale Istat sui conti della P.
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Istat, stangata sulle famiglie: la previsione drammatica per l'ultimo trimestre 05 ottobre 2022 Il potere d'acquisto delle famiglie è calato dello 0,1% rispetto al primo trimestre del 2022. L’Istat, nella sua nota trimestrale sui conti della Pubblica amministrazione, rileva che la flessione è stata lieve, a dispetto dell'impatto negativo dell'aumento dei prezzi e della pressione fiscale. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali, attestandosi…
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Nel secondo trimetre 2022, la pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo evidenzia l'Istat nella sua nota trimestrale sui conti della P.A. sottolineando che il potere d'acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l'impatto negativo dell'aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi…
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Il Conto delle Amministrazioni pubbliche (AP), e le stime relative alle famiglie e alle società presentati in questo comunicato stampa sono parte dei Conti trimestrali dei settori istituzionali. I dati relativi alle AP sono commentati in forma grezza, mentre quelli relativi alle famiglie e alle società in forma destagionalizzata. Nel secondo trimestre 2022 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -3,1% (-7,6% nello stesso trimestre del…
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ROMA, 05 OTT - Nel secondo trimetre 2022, la pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo evidenzia l'Istat nella sua nota trimestrale sui conti della P.A sottolineando che Il potere d'acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l'impatto negativo dell'aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti…
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Tra aprile e giugno scorsi il reddito disponibile delle famiglie è salito dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi (il valore dei beni comprati, ndr) sono cresciuti del 4,1%. La propensione al risparmio delle famiglie (la quota del reddito messa da parte, ndr) è stata pari al 9,3%, in diminuzione di 2,3 punti percentuali
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ROMA, 05 OTT - L'Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l'Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del…
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ROMA, 05 OTT - L'Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l'Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del…
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Ottobre 2022 a a a La pressione fiscale in Italia è ancora in aumento. Nel II trimestre 2022 è stata pari al 42,4%, in crescita di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato è diffuso dall'Istat. Non solo in crescita bollette e prezzi dei beni al consumo, ma anche la pressione fiscale. Il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 4,1%, si legge…
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Secondo l’Istat, nel secondo trimestre 2022 il potere d’acquisto delle famiglie è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Dato grave e preoccupante. Anche se per ora la caduta è lieve, in futuro la situazione non può che peggiorare. L’inflazione alle stelle sta progressivamente erodendo potere d’acquisto delle famiglie e dopo averne rallentato la crescita, ora si è arrivati in territorio negativo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale…
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Nel secondo trimestre dell’anno, l’indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul Pil si è marcatamente ridotto in termini tendenziali proseguendo il suo percorso di miglioramento iniziato nel primo trimestre. Così l’Istat secondo cui nel secondo trimestre 2022 l’indebitamento netto delle AP in rapporto al Pil è stato pari al -3,1% (-7,6% nello stesso trimestre del 2021). Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un’incidenza sul Pil dell’1,6% (-3,7% nel secondo…
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Lo spiegano dal Codacons commentando i dati dell’Istat sul secondo trimestre del 2022 Condividi la notizia: Viterbo – Riceviamo e pubblichiamo – Le famiglie italiane sono costrette a intaccare i propri risparmi per affrontare il caro-prezzi e riuscire a fare acquisti. I numeri dell’Istat evidenziano come gli italiani abbiano ridotto la propensione al risparmio (-2,3%) per colmare la perdita di potere d’acquisto determinata dall’aumento dei prezzi al dettaglio – spiega il presidente…
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ROMA, 05 OTT - Nel secondo trimetre 2022, la pressione fiscale è stata pari al 42,4%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo evidenzia l'Istat nella sua nota trimestrale sui conti della P.A sottolineando che Il potere d'acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l'impatto negativo dell'aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti…
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Nel secondo trimestre l'indebitamento netto delle amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -3,1% (-7,6% nello stesso trimestre del 2021). Lo ha reso noto l'Istat, che ha analizzato anche il potere d’acquisto delle famiglie e la quota di profitto delle imprese. Rapporto deficit-Pil Il saldo primario della AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,6% (-3,7% nel secondo trimestre del…
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Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. Così rende noto l’Istat secondo cui la stima della crescita congiunturale del Pil diffusa l’1 settembre 2022 era stata anch’essa dell’1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%.
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Nel secondo trimestre del 2022 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del 2021. Così rende noto l’Istat secondo cui la stima della crescita congiunturale del Pil diffusa l’1 settembre 2022 era stata anch’essa dell’1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%.
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Stampa Secondo l’, nel secondo trimestre 2022 il potere d’acquisto delle famiglie è sceso dello 0,1% rispetto al trimestre precedente. Dato grave e preoccupante. Anche se per ora la caduta è lieve, in futuro la situazione non può che peggiorare. L’alle stelle sta progressivamente erodendo potere d’acquisto delle famiglie e dopo averne rallentato la crescita, ora si è arrivati in territorio negativo afferma, presidente dell’ Urgono interventi che ripristino la capacità di…
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Nel secondo trimestre dell'anno, l'indebitamento delle Amministrazioni pubbliche sul PIL si è marcatamente ridotto in termini tendenziali proseguendo il suo percorso di miglioramento iniziato nel primo trimestre. Il potere d'acquisto delle famiglie ha registrato una flessione lieve nonostante l'impatto negativo dell'aumento dei prezzi. Il tasso di risparmio delle famiglie è diminuito di 2,3 punti percentuali attestandosi tuttavia ancora su livelli più alti rispetto al periodo…
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ROMA, 05 OTT - L'Istat migliora le stime tendenziali del Pil. Nella terza stima, diffusa a 90 giorni dal trimestre di riferimento, l'Istituto ha rivisto al meglio il dato tendenziale del secondo trimestre 2022, passando da un + 4,7% a un +5%. Nel secondo trimestre del 2022 il Pil, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2015, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dell'1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% nei confronti del secondo trimestre del…
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I DATI SULLA CRESCITA… Nel secondo trimestre del 2022 il Pil italiano è cresciuto dell’1,1% rispetto al trimestre precedente e del 5% su base annua. Il dato trimestrale odierno conferma quello della stima preliminare, mentre quello annuale è rivisto al rialzo, visto che quello preliminare mostrava un +4,7%. La variazione acquisita per il 2022 è dunque pari al +3,6%, anche in questo caso migliore rispetto al +3,5% comunicato in via preliminare.
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Migliorano le valutazioni dell'Istat sull'Italia: il Pil ha visto un aumento del 5% nel secondo trimestre a livello annuale e dell'1,1% su base trimestrale. L'Istituto di statistica ha sottolineato che la stima della crescita congiunturale del Pil diffusa l'1 settembre 2022 era stata anch'essa dell'1,1% mentre quella tendenziale era stata del 4,7%. Nei dati è emerso anche che la pressione fiscale è aumentata e l'indebitamento sul Pil si è ridotto: i dettagli.
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Le domande devono essere presentate esclusivamente attraverso la procedura telematica accessibile dal sito. https://sicer.regione.lazio.it/sigem-gestione attraverso il sistema pubblico SPID “La somma forfettaria riconosciuta è pari a 150 euro per singolo figlio/a frequentante la scuola secondaria di I grado e pari a 200 euro per singolo figlio/a frequentante la scuola secondaria di II grado. Lo rende noto Mauro Buschini, consigliere regionale del partito…
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Non era facile in un Comune come il nostro, in cui, negli anni, era venuto meno ogni servizio essenziale al vivere civile. Fermi”, il rifacimento dell’Asilo Nido di via Galatina e la ristrutturazione della Scuola materna in via Degli Eroi. Rispettato il programma elettorale, secondo le priorità e tenuto conto di tempi e modalità dei vari Bandi, in cui il Comune si è classificato in posizione favorevole per l’assegnazione di contributi derivanti dal PNRR, nonché…
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