La comunità LGBT+ considera l’assessore Donazzan – tuttora in carica – come la responsabile morale del suicidio di “Cloe”. Nel caso di Bianco, fu una provocazione, non un’“affermazione di sé”, che sarebbe comunque stata inopportuna davanti a una classe di adolescenti». Anche dopo la sua morte, hanno continuato a usare il nome di Luca Bianco per i loro scopi ideologici, senza mai averlo veramente aiutato.
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Abbiamo più volte avuto modo di sentire e leggere affermazioni omo-bi-lesbo-transfobiche da parte di esponenti del centrodestra trentino. Troppo spesso leggiamo di persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ che si tolgono la vita, troppo spesso veniamo a sapere di episodi gravi di discriminazione ai danni di persone queer e sempre vediamo le istituzioni provinciali che non fanno nulla A promuovere la manifestazione Agedo del Trentino, Anpi, Arci, Arcigay, Famiglie Arcobaleno…
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Il preside della scuola in cui insegnava, secondo quanto raccontano alcuni testimoni dell'epoca, si schierò al fianco della docente. Tuttavia, le polemiche sarebbero state tali da indurre il dirigente scolastico a sospendere l'insegnante per tre giorni. Come ben ricorda il Corriere del Veneto, Cloe era iscritta alla graduatoria degli insegnanti e a quella del personale amministrativo. " Le parole del preside.
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Da una lettera scritta da un genitore all’assessore Donazzan è partita un’azione di umiliazione» terminata nella sospensione dall’insegnamento e nel cambio di mansione Nel fine settimana, in particolare, in diverse città del Veneto gli attivisti hanno manifestato per dire no alla transfobia. Ci si chiede - prosegue il sindacato - perché questo non sia successo con Cloe. È questo il commento secco del presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla polemica che ha coinvolto negli ultimi…
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Per giovedì mattina è invece intanto prevista una mobilitazione regionale proprio di fronte a Palazzo Ferro Fini per chiedere le dimissioni dell'assessore regionale, Elena Donazzan. I casi in cui ha messo in imbarazzo noi studenti e i tanti insegnati e lavoratori della scuola, sono tantissimi Bene, per essere credibile ritiri le deleghe alle pari opportunità e all’istruzione a Donazzan, che quei diritti ha violato nell’esercizio delle sue funzioni».
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Il presie però confessa che secondo lui la Bianco avrebbe causato un impatto traumatico agli alunni presentandosi come donna dall'oggi al domani Quando il supplente Luca Bianco si presentò ai suoi alunni dell'istituto Scarpa-Mattei di San Donà di Piave, in provincia di Venezia, nel 2015 dicendo di chiamarsi Cloe, con una parrucca e abiti da donna, avrebbe causato loro un trauma. Questo sostiene il preside della scuola dove la donna insegnava.
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E la difesa della scelta di un preside di portare i ragazzi a imparare a usare le armi al tiro a segno. Indimenticabile una delle proposte: «Io vorrei che l’ora di religione cristiana cattolica diventasse obbligatoria all’interno dell’orario dedicato all’educazione civica italiana…». E le parole del Papa? Che difese il rilancio della Pasta Molisana e delle Abissine Rigate «di sicuro sapore littorio».
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Dopo tutta questa cloaca, alla fine, come si dice in gergo “ci è scappato il morto”. Camilla, sex worker, è stata uccisa, presumibilmente domenica notte, con due colpi di pistola di piccolo calibro sparati nella parte sinistra della testa. Sasha era invece un ragazzo minorenne e dunque poco, anzi pochissimo possiamo sapere di lui e della sua storia. Cloe Bianco, professoressa demansionata per la propria identità di genere si è data fuoco dentro un camper.
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Nel weekend tante le iniziative di proteste pacifiche da nord al sud dell'Italia e anche a Cisterna. Nel quartiere oltre all'appello è stata affissa anche la storia che ha portato Cloe a scegliere l'estremo gesto. «Nel 2015 Cloe era finalmente riuscita a essere ciò che sentiva di essere fino da quando era bambina: una donna» Un bacio a Cloe che anche lei come tutte le persone aveva tanti sogni e tante speranze».
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Quindi si possono fare dei percorsi diversi che non portino all’esito tragico di Cloe». Ma la scuola deve garantire libertà, deve aprire le menti, deve essere immune dai condizionamenti, altrimenti ha fallito la propria missione» Insegnante di fisica, descritta dagli alunni come preparata e disponibile, Cloe era all'anagrafe Luca Bianco. L’editoriale del direttore: L’unico modo per salvarci. In queste ore il ministro del Lavoro Andrea Orlando, è tornato…
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La protesta è dunque legata al triste suicidio di Cloe Bianco e alle successive parole di commento rilasciate da Elena Donazzan. E su i suoi profili social è impossibile commentare perché tantissimi utenti hanno pubblicato commenti in serie scrivendo solamente «Cloe Bianco» Non identificandosi con il genere maschile, un giorno Cloe Bianco si presentò ai suoi studenti vestita da donna, chiedendo loro di chiamarla Cloe.
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Cloe Bianco andava protetta. “Buongiorno a tutti, da oggi sono Cloe”, si era presentata Bianco entrando in classe in minigonna e parrucca sette anni fa. Ammesso che ciò che vogliamo è migliorare la vita delle altre Cloe Bianco in Italia e non invece ottenere consenso sfruttando la morte del giorno Una persona transgender nella provincia veneta può fare lo stesso effetto delle drag queen tra i redneck in Priscilla la regina del…
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"A Ivrea - ha ricordato Bianchi - c'è stato un caso parallelo ed è stato risolto in maniera totalmente diversa. Perchè su questa idea di scuola aperta, inclusiva e affettuosa c'è stato un accompagnamento di questa persona nella sua ricerca di identità e diritti". È importante ricostruire tutto il percorso, perchè è da lì che si rivela una scuola aperta, inclusiva e affettuosa". Sulla vicenda di Cloe Bianco "da subito, prima che scoppiassero le polemiche, il ministero ha aperto…
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Siamo i giornali che nel mesto clickbaiting sparano la notizia del docente vestito da donna sui social pensando a quanti contatti porterà. A ben pensarci, forse non meritiamo proprio di dire che noi siamo Cloe Siamo i genitori ipersuscettibili che si preoccupano delle reazioni “dei nostri ragazzi” di fronte a un uomo vestito da donna prima che di altri gesti quotidiani realmente e continuamente violenti.
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Sintetizzo perché i fatti sono riportati dai vari media: l'insegnante è stata costretta a lasciare il suo incarico di ruolo e alla fine ha scelto un tremendo suicidio. Qui sul web la rabbia è montata parecchio a suo sfavore Caro Beppe, sono molto interessata a conoscere le tue considerazioni sul tragico fatto accaduto di recente, qui in Veneto, dove una insegnante di nome Cloe Bianco è stata messa alla gogna perché transgender, con il contributo di alcuni beceri genitori e niente popodimenoche l'assessora all'istruzione di questa regione, lì da più…
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Post sentenza Nel frattempo, nell’ottobre del 2016 era arrivata la sentenza del giudice del lavoro Luigi Perina relativa al coming out. Può il turbamento di quei giorni averla spinta, l’11 giugno di sette anni dopo, a darsi fuoco nel suo camper? Inizialmente Cloe era decisa a impugnare la sentenza, ma dopo venti giorni sparì e di lei non ho saputo più nulla Per questo confermò i tre giorni di sospensione, respinse la richiesta di 10mila euro di risarcimento…
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Bianco si presentò agli alunni nella sua nuova identità generando negli studenti un «impatto iniziale traumatico» Nel fascicolo aperto al tribunale del lavoro a cui Cloe si rivolse le accuse sono ancora più circostanziate. Lì si trova la classe davanti alla quale Cloe si presentò in abiti femminili e con una parrucca bionda il 27 novembre 2015. Cloe, ricorda il quotidiano era iscritta alla graduatoria degli insegnanti e a quella del personale amministrativo.
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"Nemmeno il tribunale e i sindacati sono stati in grado di comprendere il travaglio personale di Cloe Bianco perché troppo violento – così Vladimir Luxuria a Fanpage.it – ma chi ha il diritto di decidere come una persona deve affermare se stessa?" Una vicenda tragica sulla quale si è espressa anche Vladimir Luxuria, che ha parlato dell'allontanamento dall'insegnamento di Cloe Bianco come di "induzione al suicidio".
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Per questo confermò i tre giorni di sospensione, respinse la richiesta di 10mila euro di risarcimento e la condannò a pagare mille euro di spese. Secondo il dirigente, Bianco si presentò agli alunni nella sua nuova identità generando negli studenti un "impatto iniziale traumatico". Cloe Bianco, parla il preside: “Ha causato un impatto traumatico ai suoi alunni” La verità del dirigente scolastico Francesco Ariot dell’istituto Scarpa-Mattei di San Donà di Piave, in…
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Penso che la Costituzione garantisca questi diritti". Lo ha affermato il presidente del Veneto, Luca Zaia, in merito alla polemica che ha coinvolto l'assessore veneto all'Istruzione, Elena Donazzan, che aveva definito 'uomo vestito da donna' la docente transessuale di Marcon (Venezia) morta suicida Il presidente della Regione Veneto: "L'isolamento di questa professoressa era totale". VENEZIA. "Mi è sembrato che l'isolamento di questa professoressa fosse totale e…
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Vive altra identità sessuale e la manifesta, fino ad indossare abiti femminili anche sul luogo di lavoro. Ma il caso Cloe Bianco-Elena Donazzan pone una domanda molto scomoda e perciò inevasa e negata, la domanda è: dal riconoscimento/affermazione/difesa dei diritti di ogni identità sessuale si può passare all’egemonia cultural-valoriale di ogni identità sessuale purché non sia eterosessuale? Se un eterosessuale esibisce la sua identità sessuale, se maschio rischia forte…
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Così il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, a ‘Radio24’, parlando del caso della morte dell’insegnante di Belluno, Cloe Bianco. Docente trans morta, Bianchi: “Ho aperto inchiesta, la scuola deve essere aperta e inclusiva” Di. “Da subito il ministero ha aperto un’inchiesta profonda su questo tema e lo abbiamo fatto come atto di giustizia”. “È importante la narrazione dell’ultimo momento, ma anche ricostruire tutto il percorso e sul percorso si rivela…
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Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, parlando del caso della morte dell’insegnante di Belluno, Cloe Bianco, 58 anni, di Maracon (Venezia) che sabato 11 giugno è stata trovata carbonizzata nel suo camper in mezzo a un bosco tra Auronzo e Misurina. Ma la scuola deve garantire libertà, deve aprire le menti, deve essere immune dai condizionamenti, altrimenti ha fallito la propria missione» Agli alunni chiese di essere chiamata Cloe e spiegò il…
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"Ho provato una grande sofferenza a leggere della collega che si è suicidata a Belluno, ho pensato alla sua solitudine. È una grande sconfitta per la scuola, che dovrebbe essere luogo di inclusione, educazione e rispetto dei diritti". Lo dice, proprio nel giorno del Pride di Torino, Andrea Francesca Perinetti, docente al liceo Botta di Ivrea, che a settembre è entrata in classe in abiti femminili, rendendo evidente a tutti la transizione da uomo a donna
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