Diversi, numerosi, gli interventi a sostegno di Giuseppe Conte — da Aldo Penna a Luigi Gallo — ma i big della Camera preferiscono rimanere in silenzio. E regge quasi fino alla fine, quando anche alla Camera si affaccia l’ipotesi di un Mattarella bis (sostenuta in primis da Davide Crippa). Giuseppe D’Ippolito, invece, guida la pattuglia del no a Silvio Berlusconi: «Io il Cavaliere nero non lo voterò mai», riporta l’Adnkronos.
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E la strada della rielezione si…"
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Sul fronte centrosinistra invece la linea è coesione: “Ho avuto incontri con i leader del Pd e Leu. Ma se Conte nomi non ne ha fatti – assicurando, comunque, che la cabina di regia M5s, coinvolgerà tutti – ci hanno pensato i “suoi”. L’obiettivo, dopotutto, è proprio questo: fare in modo che il Movimento possa diventare il vero ago della bilancia in una partita così fondamentale per il futuro e le sorti del nostro Paese.
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Ma perché, invece, non coglie l’occasione per individuare una rosa di tre nomi condivisi tra il Movimento e dai fuoriusciti dallo stesso? Diventare Sostenitore significa anche metterci la faccia, la firma o l’impegno: aderisci alle nostre campagne, pensate perché tu abbia un ruolo attivo! A questa osservazione Luigi Di Maio, l’eminenza grigia dei pentastellati, ha sempre risposto: “È troppo prematuro, così si rischia di bruciarne il nome”.
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Ora pensiamo alle emergenze degli italiani: servono subito ristori per famiglie e imprese”. 14 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 14 gen. (Adnkronos) - “Il Movimento Cinque Stelle ha riunito i gruppi e ha dimostrato grande compattezza sul percorso tracciato dal presidente Conte, affiancato dai capigruppo, per il voto sul Quirinale. Siamo il gruppo più numeroso in Parlamento e faremo sentire il nostro peso.
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Così Giuseppe Conte durante la congiunta M5S. Ed è per questo che rivolgerò un appello al dialogo alle forze di centrodestra: mettiamo da parte bandierine di parte, sventoliamo tutti insieme la bandiera dell'Italia", rimarca Conte. "La candidatura di Silvio Berlusconi al Quirinale per noi è irricevibile". "La candidatura del presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi è per noi una proposta irricevibile Molti di voi rivendicano di poter indicare dei parametri e di fissare dei paletti per muoverci al…
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È il motivo per cui Conte ha dovuto sottolineare con inusitata energia il proprio “no” al ritorno alle urne. Troppe giravolte, che i suoi detrattori interni hanno però decifrato come volontà di andare ad elezioni anticipate. Per numeri parlamentari ne avrebbe dovuto essere il king maker, ma la debolezza politica è tale da aver costretto lo stesso Conte ad oscillazioni incredibili sul tema. È a metà riunione (online) che Giuseppe Conte liscia…
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Conte è convinto che il M5s possa essere «l'ago della bilancia» del voto per il Colle e chiede un «mandato forte» per trattare «Ti faccio vedere che Conte metterà solo un veto su Berlusconi e non farà nomi», profetizzava nel primo pomeriggio un deputato in pressing per il Mattarella bis. Giuseppe Conte un nome per il Quirinale lo fa, anche se solo per mettere un veto su Silvio Berlusconi. Il silenzio di Conte di fronte all'ipotesi, ventilata da Salvini, del governo con dentro i leader dei…
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Lo anticipa nel primo pomeriggio un contiano di ferro: “Ma figurati se scopre le carte stasera. Un puntello comunicativo per non dare adito a dubbi: sul Quirinale decide il capo politico Il capo politico cosparge di miele i timori di una fine anticipata della legislatura: “Questo governo deve continuare, no a elezioni anticipate”. Fin qui tutto normale, se non che il capo politico è ritratto a braccetto con Goffredo Bettini, gran tessitore del Pd.
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La posizione è stata ribadita dal leader del M5S, Giuseppe Conte, all’Assemblea dei Cinque stelle in cui si è discusso di Quirinale. Sputnik Italia [email protected] +74956456601 MIA „Rosiya Segodnya“ 252 60. 2022. Rachele Samo. Rachele Samo. Notiziario. it_IT. Sputnik Italia [email protected] +74956456601 MIA „Rosiya Segodnya“ 252 60. 1920 1080 true. 1920 1440 true. 1920 1920 true.
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Con la riunione ancora in corso, fonti dei vertici sottolineano come la larga maggioranza abbia riconosciuto pieno mandato a Conte Il tema della riunione è il conferimento del pieno mandato a Giuseppe Conte a trattare per il capo dello Stato, lo stesso mandato — per intenderci — che Enrico Letta potrebbe chiedere ai dem. La riunione dei grandi elettori Cinque Stelle (partecipano anche i delegati regionali) finisce così, sotto il segno dello scontro.
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LUIGI DI MAIO non c’è, è impegnato in Francia. Pur non prescindendo dall’alleanza col Partito democratico, è il suo ragionamento, bisogna parlare col centrodestra una volta fatta fuori la candidatura di Silvio Berlusconi. I contiani sospettano che il ministro degli esteri punti sul Ma se i 5 Stelle vogliono far pesare i loro voti è necessario che restino compatti e che gli concedano pieno mandato a trattare e gestire l’evolversi degli eventi.
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Ma il M5S resta spaccato di Giovanna Vitale. (ansa). All'assemblea con i parlamentari il leader del Movimento apre ai capigruppo ed esclude il voto anticipato per placare i ribelli: in ballo c’è la tenuta in fase di voto. Toninelli e Di Nicola insistono sul Mattarella bis Quirinale, Conte: "Io parlo con tutti, con Salvini canale diretto".
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Chiederò pertanto al centrodestra di non schierare il fondatore stesso della coalizione nonché attuale leader di Forza Italia Il mandato ottenuto da Conte per le trattative è stato pieno, ma, ci tengono a specificare fonti interne, “non in bianco”. Ovvero nessuno, mentre si tratta per il Quirinale, pensi a “elezioni anticipate” perché la fase economica e sanitaria è ancora troppo complessa. E quindi, “il Movimento 5 Stelle, avendo a cuore l’interesse degli…
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Come Movimento siamo arrivati in piena forma, abbiamo un presidente che ha pieno mandato dagli iscritti per rappresentarci in ogni sede. Ha già detto no a Berlusconi e Draghi, per cui sa come muoversi e decidere" o, e per opposte e lontanissime ragioni, a Mario Draghi o a Silvio Berlusconi al Quirinale mentre c'è chi insiste sulla necessità di un bis dell'attuale capo dello Stato, Sergio Mattarella
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Che il M5S arrivi a poche ore da una riunione e poi decida di rinviarla, non è cosa nuova. È già capitato varie volte in passato, specie da quando la presidenza è in mano a Giuseppe Conte. La paura di molti è che alla fine, nella legittima contrattazione tra le forze politiche, possa prevalere l’idea di Mario Draghi al Quirinale, cosa che vorrebbe dire elezioni anticipate “Il M5S – ha detto questa mattina Conte – sta lavorando nell’interesse dei cittadini e ancor più adesso continuerà a…
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A quanto pare, dunque, l’unica strada che Conte pare assolutamente non intenzionato a percorrere è quella del voto online Il fatto però che Conte voglia giocare questa partita in un’ottica di coalizione è data anche dal fatto che forse già oggi l’ex presidente del Consiglio incontrerà Enrico Letta e Roberto Speranza. L’idea del presidente pentastellato, infatti, è fare in modo che il Movimento possa ricollocarsi in un ruolo più centrale nelle dinamiche politiche.
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MANOVRE SUL COLLE/ "Berlusconi impallinato dai suoi, Letta non ha carte da giocare". M5S, CHI È LA “TALPA” DELLA CHAT DI CRIMI? l fatto che lo dica Crimi, che in quei giorni era il capogruppo M5S al Senato, suona come l’interpretazione autentica dei fatti» Che i voti passati su Rousseau e attuali su SkyVote siano stati spesso accusati di essere “poco utili” non è certo una novità, che però la considerazione arrivi da Vito Crimi ecco fa un certo effetto.
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“Domani ascoltiamolo e diamogli pieno mandato” è stato l’appello lanciato da chi ha criticato anche l’appello pro-Mattarella dei senatori usando un metodo che, tra l’altro, “indebolisce il ruolo del leader M5s”. L’appello dei parlamentari più vicini al presidente 5 stelle è stato chiaro: ora più che mai è necessario “dare pieno mandato a Giuseppe Conte” nella trattativa con gli altri partiti per individuare il candidato ideale per il Quirinale.
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Incassato il colpo, Conte ha capito che nel gruppo alla Camera la musica rischiava di essere la stessa, e negli ultimi giorni ha parlato il meno possibile. E questa garanzia è assicurata solo se tutto resta com’è, al Quirinale e a Palazzo Chigi. Ma alla fine il capogruppo Crippa, non vicino all’ex premier, ha invitato a rispettare tutte le posizioni, e la loro legittimità, difendendo esplicitamente la scelta dei senatori Per onor di firma, i deputati più vicini a Conte…
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L’altro scoglio da evitare per Conte era ed è la richiesta di far votare gli iscritti, come avvenne nel 2013 e nel 2015 (avanzata ad esempio da Virginia Raggi). Dopodiché oggi è in programma l’appuntamento che farà da snodo centrale nelle trattative tra il M5S e gli altri partiti, cioè l’assemblea congiunta dei gruppi di Camera e Senato con la presenza di Giuseppe Conte. Perciò il tema del sempre molto evocato "coinvolgimento" nelle scelte di Conte è così sentito dai…
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Proprio per questo determinante sarà la giornata di oggi: Conte incontrerà prima i senatori, dunque tutti gli eletti in Parlamento. Dalla giornata di oggi capiremo quale sarà il nome che il Movimento avanzerà nel momento del primo giro di votazione. Critico anche Aldo Penna: “Il metodo dei senatori indebolisce Conte”. “Lo fa per motivi istituzionali e di garbo – spiega un deputato M5S – È troppo corretto per dire chiaramente che sarebbe disposto a un secondo mandato.
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12 gennaio 2022 a. a. a. Nell'M5s non si vedono soluzioni per sbloccare il voto sul Quirinale. | Video. L'altra indicazione del gruppo di Montecitorio è un no secco al passaggio di Mario Draghi sul Colle più alto. E per questo non possiamo andare al voto: eleggere Draghi al Quirinale significherebbe invece andare al voto". Un brutto colpo per Giuseppe Conte, ma anche per Luigi Di Maio che lo ha voluto come capo politico L'ex…
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Ora, per quanto riguarda il metodo, tavolo non tavolo, l'importante è che ci sia un confronto serio, ampio e trasparente" Quanto a un tavolo tra leader per il voto sul Colle, "il confronto c'è. 13 gennaio 2022 a. a. a. Roma, 13 gen. (Adnkronos) - Sulla scelta del prossimo Capo dello Stato, "stiamo lavorando nell'interesse dei cittadini, il M5S ha sempre lavorato in questa direzione anche perché non abbiamo bandierine di partito da piantare…
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La forza politica ci deriva dalla solidità dei nostri ideali e dalla consapevolezza dei nostri numeri in Parlamento. «Dobbiamo affrontare questo passaggio – dice Giuseppe Conte aprendo l’assemblea congiunta M5S – esprimendo la nostra forza politica e il nostro coraggio morale. Renzi: non credo a un Mattarella bis. «Scommetto che il 27 gennaio avremo un Presidente della Repubblica o una Presidente della Repubblica.
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L'ex premier ha poi fissato alcunu punti e alcuni paletti. "Nel paese reale, ci sono persone in fila per tamponi a prezzi esorbitanti, ospedali pieni, intere categorie in difficoltà che non hanno ricevuto ristori "La candidatura Silvio Berlusconi è per noi irricevibile". "Non potremmo mai sentirci vincitori nella partita del Quirinale se dovessimo abbracciare soluzioni che tradiscono i nostri valori" ha aggiunto.
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In questi minuti è in corso su Zoom l’assemblea dei deputati e dei senatori per fare il punto sul Quirinale. Toninelli, che è stato ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti nel primo governo Conte, invece, come apprende Open, avrebbe proposto nel corso della riunione voto online e Mattarella-bis. Nessun nome, invece, è stato fatto per il Colle, almeno per ora, segno che nel M5s sono ancora in alto mare.
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Il Presidente, peraltro, come da lui stesso anticipato, terrà costantemente aggiornati i capigruppo e tutti i componenti della cabina di regia costituita ad hoc, composta dai vicepresidenti, dai ministri, dai coordinatori dei 4 comitati politici e dal capo delegazione europea che fanno parte di diritto del consiglio nazionale Lo fanno sapere fonti M5S. Roma, 13 gen. (LaPresse) – Tutti gli interventi dei parlamentari, ribadiscono piena fiducia al leader Giuseppe Conte per la trattativa, mostrando consapevolezza…
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Roma, 13 gen. (LaPresse) – Una divisione netta tra parlamentari che rinnovano la fiducia incondizionata al leader Giuseppe Conte e quelli che invece vorrebbero che lo stesso – nella trattativa per l’elezione del presidente della Repubblica – si ‘accompagnasse’ ai capigruppo. E’ quanto emerge, secondo quanto apprende LaPresse, dall’assemblea congiunta M5S, in corso a Montecitorio
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Roma, 13 gen. (LaPresse) – “E’ inutile che ci arrovelliamo sulla possibilità o meno di far votare i positivi. “Il Parlamento non ha gli strumenti per permettere ai positivi di venire a Roma. Il problema, in caso, lo deve risolvere il Governo, non può farlo il Parlamento. Detto questo, anche se ci fossere 100 positivi, non è che la votazione non è valida”, aggiunge Lo dice a LaPresse il deputato di Iv Marco Di Maio che oggi ha preso parte alla conferenza dei capigruppo che ha stabilito le regole…
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Serve un Presidente della Repubblica capace di parlare a tutti gli italiani. Dopo il quarto scrutinio tutto può accadere. Un Presidente della Repubblica eletto da una minoranza, e con in più una storia personale con ombre, sarebbe una ferita indelebile Probabilmente il nuovo Presidente della Repubblica sarà quindi eletto dal quarto scrutinio in poi. Con Aldo Moro eletto Presidente della Repubblica nel 1971, la storia italiana sarebbe cambiata senza dubbio.
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